Calderari (Farmaindustria): ‘Siamo in grado di assorbire gli esuberi’
Il piccolo, ma dinamico distretto chimico e farmaceutico ticinese, sta conoscendo un periodo congiunturale positivo. «Negli ultimi tre anni sono stati creati ulteriori 500 posti di lavoro nel settore che ora occupa più di 2’900 persone a tutti i livelli: dalla produzione, all’amministrazione e la ricerca». «Confido che chi perderà il posto di lavoro alla Pharmanalytica di Locarno abbia delle concrete possibilità d’impiego in altre aziende ticinesi», afferma Giorgio Calderari, presidente dell’associazione di categoria Farmaindustria Ticino. I cambiamenti tecnologici nel campo farmaceutico sono molto rapidi e l’innovazione è un obbligo per tutte le imprese del settore. Nel solo 2017, per rimanere al Ticino, sono stati 200 i milioni di franchi investiti sul territorio e stando alle proiezioni della stessa Farmaindustria, nel prossimo triennio saranno investiti – tra il rinnovo dei macchinari e la ricerca e sviluppo di nuovi prodotti – quasi 600 milioni di franchi. Cifre che fanno dire che il distretto farmaceutico locale è decisamente in salute. Il fatto che Novartis abbia deciso di investire in un nuovo sito produttivo a Stein (Appenzello Esterno) e nel contempo riconvertire alcun processi produttivi in Svizzera e mantenere comunque un centro di eccellenza in Ticino nell’ambito della certificazione di specialità farmaceutiche, è per certi versi una notizia positiva. «Io sono ottimista per natura e in questa riorganizzazione non vedo solo degli aspetti negativi. Novartis ha chiaramente affermato che il centro, riconvertito alle future esigenze della casa madre, rimarrà a Locarno» continua Calderari che si dice comunque umanamente vicino a chi perderà il posto di lavoro. Ricordiamo che a Locarno il gruppo Novartis, attraverso la Pharmanalytica Sa, occupa un centinaio di persone. Nella sede di Locarno viene verificata la stabilità dei prodotti farmaceutici del gruppo e vengono sviluppati e convalidati i metodi analitici successivamente trasferiti ai siti di produzione Novartis. Si tratta, quindi, di un passaggio – quello del ‘testing’ di stabilità – cruciale nel processo di produzione interna al gruppo farmaceutico basilese. GENE