laRegione

Delta, un ‘round’ alla Città

- Di Davide Martinoni e Andrea Manna

Piccolo punto a favore della Città nell’intricata vicenda giuridica inerente al Delta Resort, l’insieme di palazzine costruite dalla famiglia Ambrosoli di fianco all’albergo e destinate, per i promotori, ad un uso residenzia­le dei proprietar­i dei singoli appartamen­ti; uso che invece il Comune insiste nel voler limitare ad un carattere para-alberghier­o. Ebbene, il Tribunale amministra­tivo ha deciso di togliere l’effetto sospensivo che il Consiglio di Stato aveva invece concesso (come da prassi) sulla decisione del Municipio di sfrattare gli inquilini. La sentenza del Tram è, a questo stadio, un dettaglio legale che nulla cambia negli equilibri fra le parti, visto che Alessandro Ambrosoli, amministra­tore del Parkhotel Delta, raggiunto dalla ‘Regione’ afferma di aver intenzione di adire il Tribunale federale. Fintanto che l’istanza losannese non si sarà espressa – ma, appunto, solo sull’effetto sospensivo – allora la stessa sospension­e della decisione municipale rimarrà valida. Non è quindi operativo nessuno sfratto di chi, secondo il Municipio di Locarno, occupa il proprio appartamen­to non in conformità rispetto alla licenza edilizia. Ben più importante è ovviamente il filone principale della vertenza giuridica, quello riguardant­e il merito della questione, per stabilire chi, fra promotori immobiliar­i e Comune di Locarno, abbia ragione. Questo, al momento, è un tema che interessa ancora il Consiglio di Stato, al quale si erano rivolti gli Ambrosoli, nonché condomini e inquilini della nuova struttura, facendo scattare l’effetto sospensivo. Misura che il Consiglio di Stato in prima istanza aveva confermato, ma che poi appunto il Tribunale amministra­tivo ha deciso di togliere. Contro questa decisione, come detto, gli Ambrosoli hanno deciso di ricorrere al Tribunale federale.

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TI-PRESS Abitabili sì, ma come?

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