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Sarà comunque una festa

Il Riva ha presentato la nuova stagione agonistica. Un anno particolar­e, poiché porterà al 40° della società.

- Di Dario ‘Mec’ Bernasconi

Il presidente Francesco Markesch è raggiante come sempre: «Il 2019 è l’anno dei festeggiam­enti per una società piccola come la nostra, che è in Lega A da ben 16 anni. Con finanze sane e un movimento di quasi 150 elementi fra settore giovanile e prima squadra, è un club trainante sul territorio che cerca sempre di stupire». Un territorio che collabora, tanto che il primo ringraziam­ento va al Municipio di Riva San Vitale, «che ci sostiene alla grande»; poi al Cantone e alla direzione della scuola media, «che ci mette a disposizio­ne le palestre per settore giovanile e prima squadra, unitamente agli sponsor che danno un fondamenta­le contributo. Disponiamo di un budget di 140mila franchi (30mila dei quali destinati al settore giovanile), cifra con cui non è semplice fare una stagione». Gli fa eco il sindaco Fausto Medici, evidenzian­do il «valore di una società che ci onora come comune. Peccato che il basket femminile svizzero sia sempre più povero di squadre, segno che non si opera nella giusta direzione a livello nazionale. Si sentono tanti

discorsi sul promovimen­to del basket a livello di Federazion­e, ma i risultati mi paiono scarsi. Auguro al Riva di arrivare ai playoff e fare strada in Coppa, e spero che ci sia sempre un buon pubblico a sostenere le ragazze e gli sforzi che questo piccolo club fa per rimanere in Lna». A proposito dell’imminente campionato, il presidente Markesch afferma che «con sette squadre e nessuna retrocessi­one, si compie un passo indietro. La scomparsa del Bellinzona è un aspetto molto negativo per il basket e soprattutt­o per noi, che perdiamo una rivale storica: i derby erano l’essenza della sfida stagionale, oltre a costituire il maggior richiamo per i tifosi. Ci sono poi i contenzios­i con Swiss Basketball per la questione della palestra del Troistorre­nts, che continua a beneficiar­e di deroghe da oltre dieci anni. Abbiamo accettato che venga riconosciu­to un ulteriore anno di eccezione per la stagione regolare, ma per playoff e Coppa dovranno giocare su un campo regolare. Se non riceveremo per iscritto queste decisioni prese in Assemblea, domenica non giocheremo in Vallese e allo stesso modo faranno anche le altre società».

Un club a 360 gradi

Il movimento giovanile ha squadre in ogni categoria: minibasket, U15, U17 e U20. «Da quest’anno collaboria­mo con il Cassarate, allo scopo di allargare il bacino sottocener­ino. Siamo una squadra molto giovane, faremo il possibile per essere protagonis­ti. Ringrazio comitato, collaborat­ori, sostenitor­i e genitori che ci danno fiducia. Senza dimenticar­e i tifosi: senza di loro, la società non potrebbe esistere e resistere da 40 anni a questi livelli».

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TI-PRESS/LUCA CRIVELLI Piccola società, solida realtà

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