laRegione

Al Riva IV se la gode il Rapperswil

Chiasso sconfitto di misura. Mangiarrat­ti: ‘Dobbiamo dare di più’.

- Di Emiliano Rossi

Poca gente, complice il freddo, uno stadio purtroppo sempre più vuoto, per una partita con davvero pochi spunti e poco da raccontare. Il Rapperswil porta via l’intera posta in palio, grazie a un episodio in cui una palla persa di Gennari ha permesso, ed era appena scoccata l’ora di gioco, a Shabani di involarsi e di servire dal fondo un pallone che Hadzi ha dovuto solo spingere in rete. «Non è che perché abbiamo perso una partita per 1-0 facciamo schifo, come non eravamo fenomeni quando avevamo vinto ad Aarau: siamo giovani, dobbiamo continuare a lavorare», commenta a fine gara Josipovic, che ha avuto solo un’occasione su un corner, con pallone rimasto lì. A proposito di Aarau, la vittoria cambia la classifica: «Sì è vero, è diversa, ma non va fatta la corsa sugli altri, non si guarda né in avanti né indietro, siamo noi a doverla muovere», osserva la punta, che non ci sta quando gli si chiede se è stata la peggior partita della stagione... «No, ci sono state cose positive. Dobbiamo imparare a essere più decisi quando calciamo verso la porta». Concorda il suo allenatore, Alessandro Mangiarrat­ti. Sa che manca l’ultimo passaggio, la rifinitura. «Ogni volta che pare che stiamo mettendo un nuovo mattoncino al nostro muro, succede che crolla, invece va costruito solido», dice, pensando all’altalena di prestazion­i e alla continuità che non arriva. Ben poche davvero le occasioni da rete da parte dei rossoblù, che arrivavano sulla tre-quarti ma poi non trovavano lo spunto decisivo per mandare verso la porta un attaccante, per superare la rocciosa difesa del Rapperswil. Che, appunto, ha avuto più chance, a partire da un primo tempo in cui la prima mezz’ora è scivolata fra gli sbadigli, mentre si è un po’ animato nel finale: bravo Belometti a salvare sulla linea dopo un tiro di Turkes seguito a un’uscita di Mossi. Abile anche il portiere in un paio di circostanz­e. Dall’altra parte, poca precisione. L’ingresso a inizio seconda frazione di gioco di Guidotti e soprattutt­o di Facundo parevano poter dare il la a 45’ diversi, partiti con alcuni corner e tiri. Ma poi la rete degli ospiti ha spaccato in due la gara. «Abbiamo incassato gol alla prima vera azione – si rammarica il mister –. Sia chi è partito dall’inizio, sia chi è entrato dopo deve dare di più, possono farlo! In questa squadra si vedono delle ottime cose, ma manca quel clic decisivo per riuscire a trovare il gol, è sempre quello che non arriva. Ci manca convinzion­e negli ultimi 30 metri. Però abbiamo buoni attaccanti e buoni giocatori offensivi, troveranno la soluzione».

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TI-PRESS/F AGOSTA Tutta la delusione di Martignoni
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