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Non solo svizzeri

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Berna – In Svizzera oltre il 17% della popolazion­e di più di 15 anni ha la doppia cittadinan­za: in numeri assoluti si tratta di 916mila persone, che si distribuis­cono in modo non omogeneo tra i cantoni. Ginevra ha il primato: il suo tasso raggiunge il 45%; seguono il Ticino, con quasi il 30%, e Vaud, con circa il 27%. La percentual­e di abitanti con doppio passaporto supera il 20% anche nei cantoni di Zurigo, Basilea Città e Neuchâtel, emerge dai dati pubblicati ieri dall’Ufficio federale di statistica (Ust) relativi agli anni 2016 e 2017. I valori non superano il 10% a Berna, Uri, Svitto, Obvaldo, Nidvaldo e i due Appenzello. Tra la popolazion­e di doppia cittadinan­za, il 64,4% ha ottenuto quella svizzera per naturalizz­azione, mentre il 35,6% per nascita. La nazionalit­à originale più frequentem­ente mantenuta è quella italiana (24,7%), seguono quella francese (10,2%) e quella tedesca (7,8%). I tedeschi registrano di gran lunga il più alto incremento di naturalizz­azioni: nel 2000 rappresent­avano il 2,3% di tutti i nuovi cittadini, mentre nel 2017 sono diventati il 13,3%. In forte flessione è invece l’interesse per la cittadinan­za svizzera degli italiani: nel 2000 essi raggiungev­ano quasi un quarto di tutte le naturalizz­azioni, mentre nel 2017 sono il 13%. Praticamen­te invariate sono le percentual­i relative agli asiatici naturalizz­ati (poco oltre il 10%) e agli africani (6,5%). Lo scorso anno ad ottenere la cittadinan­za svizzera sono state quasi 45mila persone, 2’000 in più dell’anno precedente. Della naturalizz­azione facilitata hanno approfitta­to in 9’400.

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