Piccola folla a Chiasso per l’ultimo saluto a Mario Ferrari
Di sicuro Mario Ferrari avrebbe amato ritrovarsi tanti amici attorno. Era una piccola folla di persone quella che, ieri pomeriggio, si è radunata al cimitero di Chiasso per porgere l’ultimo saluto all’uomo con il quale ha condiviso un pezzo di cammino, nella politica – è stato gran consigliere, era consigliere comunale a Mendrisio per la Sinistra –, nel sindacato, nel settore sociale – ha contribuito a far nascere e ha guidato la Fondazione Diamante –, nel saper vivere – era alla testa di Slow Food Ticino – e nella difesa del territorio (è stato cofondatore dei ‘Cittadini per il territorio’). A rompere un partecipato silenzio che ha accomunato autorità cantonali e comunali – il Municipio di Mendrisio con il gonfalone della Città –, personaggi di spicco e compaesani, le parole e il ricordo del già Consigliere di Stato Pietro Martinelli, dell’amico Riccardo Crivelli, di Franco Lurà, Françoise Gehring, Massimo Daviddi e don Tino, direttore dell’Istituto Canisio di Riva. Memorie collettive – come il lancio dell’iniziativa sullo Spitex con Carla
Agustoni – e personali che bene restituivano ciò che Mario Ferrari è stato e quanto mancherà a tutti. Restano i girasoli che adornavano il feretro, e gli strumenti e i frutti della terra che lo circondavano. E in ultimo, le note dell’Internazionale.