Sotto il tendone sogni e fatiche
Domenico e Isabel Lorusso, ideatori del ‘Bimbo Fun’, raccontano la loro vita da artisti
Dal settore alberghiero a quello dell’intrattenimento per i bambini. Un cambiamento di vita difficile da affrontare quando manca l’esperienza.
Dura fare la vita degli artisti. Non è solo un’espressione dai connotati scherzosi. Nasconde spesso, dietro, fatiche, dedizione e guadagni che non sono certo da manager di grandi multinazionali. È così anche per Isabel e Domenico Lorusso, di Tenero. Due dall’indole sognante che, di formazione, artisti non lo sono, ma che, con grande spirito imprenditoriale, si sono lanciati in un’avventura tanto impegnativa quanto arricchente dal profilo delle soddisfazioni personali. Dopo anni trascorsi nel settore alberghiero a cavallo tra il 2012 e il 2013 hanno deciso di cambiare vita. E di creare il “Bimbo Fun”, una sorta di carrozzone itinerante fatto di attrazioni per bambini proposte sotto forma di spettacoli di marionette, bolle di sapone, numeri di magia e giochi gonfiabili all’aperto. Un’offerta di intrattenimento a 360 gradi destinata ad animare eventi (fiere, sagre, feste di compleanno o aziendali) e scatenare la gioia dei più piccoli. La mini azienda a conduzione familiare non ha certo avuto un avvio facile. Anzi. «Con due bambini piccoli e un terzo in arrivo – racconta Domenico – ci siamo resi conto che l’offerta di divertimenti per bimbi un po’ diversa dal solito era alquanto lacunosa. Siccome ci è sempre piaciuto stare in mezzo alla gente, per prima cosa abbiamo pensato di acquistare dei gonfiabili sui quali far giocare i piccoli. Valutate alcune proposte, essendo alle prime armi abbiamo ritenuto opportuno ordinare degli articoli di qualità in Olanda e Regno Unito».
‘Venti franchi e un piatto di trippa’
La prima grossa sorpresa arriva pochi giorni dopo, quando dinnanzi al loro appartamento di Tenero si presenta un grosso camion con il carico ordinato. «Già sistemarli – commenta, ridendo, la vulcanica Isabel – non è stato facile. Non avevamo a disposizione lo spazio necessario in garage. Avevamo sbagliato i calcoli…». Per rimediare, i due, si lanciano nell’acquisto di un tendone da circo piazzato, grazie alla disponibilità del Municipio di Tenero, su un fondo accanto alle scuole. La passione del giovane pubblico è travolgente e si avverte ancor prima dell’inizio delle esibizioni. Fanno tutto da soli i due, dalle performance al montaggio del tendone, e prima dello spettacolo si affaccendano per sistemare le ultime cose. «Una “novità” – seppur provvisoria – subito apprezzata dai piccoli e dalle famiglie nei fine settimana. Un bel trampolino di lancio che ci ha convinti a proseguire in questa avventura». Nell’inverno del 2013 arrivano le prime, serie, difficoltà. Legate alla meteorologia, una vera spada di Damocle pendente, oggi ancora, sulla loro testa: «Se fa troppo caldo, sotto il tendone si cuoce e la gente diserta – commenta Isabel –. Mentre se piove i giochi gonfiabili non possiamo nemmeno montarli». Figuriamoci quando, poi, a sole e pioggia si aggiunge la neve. Quella copiosa caduta in quell’autunno, mentre su richiesta
dell’Ente turistico regionale del Moesano la piccola compagnia si trova al San Bernardino. «Due settimane trascorse a spalar neve dal tendone, guadagni pari a zero!» precisa Domenico. Ad onor del vero una prima cattiva esperienza con la
neve i due l’avevano già fatta l’anno prima a Tenero, quando l’intervento dei pompieri scongiurò il cedimento della tensostruttura. La svolta alla loro attività arriva però attraverso i mercatini. Anche se il primo, ad Arzo, si è rivelato – dal profilo finanziario – un fallimento («abbiamo guadagnato 20 franchi e un piatto di trippa offertoci dagli organizzatori»), i seguenti hanno permesso loro, a poco a poco, di farsi conoscere e apprezzare un po’ in tutto il Ticino.