Sagrada sanatoria
Barcellona – Dopo 133 anni dall’inizio della sua costruzione la Sagrada Familia non sarà più abusiva. È il risultato dell’accordo fra il Comune di Barcellona e l’ente responsabile della costruzione dell’opera di Gaudí, in base al quale la basilica pagherà nei prossimi dieci anni 36 milioni di euro. I fondi contribuiranno alle spese per i trasporti, l’arredo urbano e la sistemazione dell’area circostante il monumento, visitato ogni anno da quattro milioni e mezzo di turisti. In cambio, le due amministrazioni hanno concordato varianti al piano regolatore e il piano speciale urbanistico necessario a regolarizzare le opere, in modo che i responsabili dell’ente possano ottenere le licenze edilizie, che cominceranno a pagare dal 2019, e i permessi per il completamento della costruzione, previsto nel 2026. Dopo un anno e mezzo di intensi negoziati, l’intesa condona in un certo senso i lavori avviati quasi un secolo e mezzo fa. La regolarizzazione renderà possibile l’avvio del piano urbanistico speciale della basilica, un requisito indispensabile per ottenere la licenza edilizia, reclamata dal 2016 dall’Assessorato all’urbanistica del Comune all’arcivescovato di Barcellona. Fino ad oggi, la Chiesa aveva giustificato le opere con un permesso del Comune di Sant Martí de Provençals ottenuto dall’architetto Antoni Gaudí nel 1885, e aveva motivato con l’ininterrotto silenzio amministrativo quella che la sindaca Ada Colau, della lista affine a Podemos Barcelona En Comú, aveva definito “un’anomalia storica”.