Anziani, un ente per essere coerenti
Sulla costituzione dell’ente autonomo di diritto comunale ‘Istituto per anziani Balerna-Chiasso’ (Istituto Eabc), la Sinistra, due terzi dei Verdi e parte del Plr balernitani sono sul piede di guerra. Parlano di “svendita” del locale Centro anziani; sostengono che l’intera operazione sia poco chiara e che il Municipio continui a portare avanti quella stessa posizione amorfa sostenuta da quando sono emersi i tristemente noti soprusi commessi ai danni di una parte degli ospiti del Centro. In realtà, queste formazioni politiche – dopo aver ripetuto alla noia, sia per bocca dell’allora capo dicastero socialista, sia in questa legislatura – la “volontà di far chiarezza” e di “accertare eventuali responsabilità” e passare solo ora alla riscossa! Una mera manovra politica, non senza rischi, visto che tali formazioni non sono scevre da coperture e tolleranze nell’ambito della vicenda dei maltrattamenti dei nostri anziani. Vi ricordate? Era il 28 marzo 2013 quando la sottoscritta (...) Segue a pagina 22
(…) consigliera comunale in un’interpellanza a nome del gruppo Lega-Udc-Indipendenti aveva chiesto al Municipio lumi sui maltrattamenti a scapito di ospiti del Centro anziani e se erano stati presi provvedimenti nei confronti dei responsabili della struttura, ammesso che ne fossero a conoscenza e non avessero fatto nulla per salvaguardare l’integrità e la dignità degli ospiti. Nella risposta il capo dicastero ha tessuto le lodi del proprio operato: dopo i fatti del marzo 2001 non sussistevano gli estremi per una denuncia penale, mentre non si erano rese necessarie misure a tutela della giovane stagista che aveva fatto la segnalazione, “proprio perché – sottolineava – la trasparenza e la volontà di far chiarezza sono parte fondamentale della gestione del Centro anziani”. Affermazioni poi smentite dai fatti, tanto che la sottoscritta, in una nuova interpellanza, chiedeva – suscitando gli strali del Capo dicastero socialista – se “tutto era stato abilmente insabbiato”, in particolare se non doveva, vista la sua posizione di vigilanza, assumersi le proprie responsabilità. Inoltre, il medico che già nel 2011 faceva parte del Municipio in rappresentanza dei Verdi, era a conoscenza (come è poi emerso dagli atti processuali) della “fragilità” e quindi del “pericolo” che l’aiuto infermiera (sua paziente) autrice delle vessazioni costituiva per gli ospiti del Centro. Tuttavia, in ossequio al segreto professionale, non se ne è mai saputo nulla. (Sottolineo che tutt’ora partecipa come chiunque altro, a tutte le decisioni di Municipio riguardanti la Casa Anziani, come se non avesse mai avuto alcun coinvolgimento negli anni passati quale medico del centro). E si è indagato a fondo sulla capo cure e il direttore? Entrambi non potevano non sapere. Eppure, per il capo dicastero socialista il “medico ha sempre attentamente seguito questa vicenda”, e per il direttore, se dovessero emergere negligenze, “si agirà di conseguenza”. Ma non se ne è fatto nulla! Socialisti, Verdi e anche certi Plr, prima di temere per le sorti della “loro” casa anziani, dovrebbero chiedersi se con questi silenzi di copertura e queste ambiguità l’abbiano veramente difesa. O se ne sono accorti soltanto nel settembre del 2018? Un po’ tardi! Accogliendo senza ulteriori inutili “punzecchiature” il futuro Ente avrebbero ora avuto la possibilità di voltare pagina, ciò che per coerenza doveva essere il loro primo obiettivo, stendendo un velo pietoso sugli errori del passato. Infine, alle Concittadine e ai Concittadini di Balerna auguro, in questo frangente, di ragionare sempre con la loro testa, senza farsi abbindolare.