Chiude la Rinascente a Genova, c’era da 60 anni Il supermercato lascia a casa 41 dipendenti
E così alla fine, dopo tante parole, trattative, illusioni e pure una breve proroga la Rinascente di Genova chiude i battenti dopo 60 anni di presenza nel centro dello shopping cittadino. Il grande magazzino avrebbe dovuto chiudere a fine ottobre ma un’impennata delle vendite di queste ultime settimane, dovuta alla politica di sconti che hanno toccato l’80%, ha regalato qualche giorno di vita in più allo storico magazzino che nel capoluogo ligure occupava 55 dipendenti e che ieri ha definitivamente chiuso lasciando a casa 41 persone e trasferendone altre 14 in diverse sedi come Milano e Cagliari. Che Rinascente dovesse chiudere a Genova era cosa nota: poco meno di un anno fa, il 15 dicembre 2017, l’amministratore delegato dell’azienda Pierluigi Cocchini era venuto a Genova a confermare la notizia della chiusura. Una scelta maturata dal management della thailandese Crc che nel 2011 aveva acquistato il gruppo: “Questo è un negozio che perde troppi soldi da troppo tempo – aveva detto l’Ad alle istituzioni e sindacati che tentavano la trattativa – e non possiamo permetterci di tenerlo aperto”. Da quel giorno, quindi, era iniziata una corsa contro il tempo per cercare una soluzione. “È stato un percorso doloroso – spiega Silvia Avanzino, segretaria della Fisascat Cisl – e ci saremmo risparmiati volentieri le false illusioni di piani B e di competitors che arrivavano in sostituzione”. Fino a qualche settimana fa infatti era stato un succedersi di indiscrezioni, tutte infondate: dalla possibilità di acquisto da parte di investitori stranieri fino all’interessamento da parte del gruppo che gestisce i magazzini Harrod’s di Londra e pure la fantomatica cordata di imprenditori cinesi che, avrebbero sfruttato gli strategici 50 mila metri quadrati in pieno centro per realizzare un centro sportivo.