Stagione anomala, il Verbano per ora ‘tiene’
Sembra scongiurato il rischio di esondazione del Lago Maggiore, la cui quota massima di 1 metro e 88 centimetri sopra lo zero idrometrico di Sesto Calende (raggiunta lo scorso 2 novembre) sta lentamente calando. Alle 12 di sabato sera, il livello era sceso di 12 centimetri e continuava a scendere, in quanto la quantità d’acqua in uscita (885 metri cubi al secondo) era superiore a quella in entrata (718 metri cubi), fatto dovuto alle piogge verificatesi in montagna e alle nevicate. Inoltre, la diga della Miorina a Sesto Calende è stata completamente aperta per permettere la fuoriuscita della maggior quantità d’acqua possibile, in considerazione del miglioramento della situazione del Po, che insieme al fiume Ticino e al Verbano dà vita a una enorme ragnatela di vasi comunicanti. Il rischio di esondazione attualmente scongiurato si deve anche al fatto che sabato 27 ottobre il Verbano si trovava in uno stato di secca (23 centimetri sotto lo zero idrometrico), mentre in una stagione normale, a fine ottobre, il livello si colloca generalmente a 80 centimetri sopra lo zero idrometrico; con le piogge della scorsa settimana, il lago avrebbe sfiorato i 3 metri di altezza, esondando in molte località. Da sabato 27 ottobre a sabato scorso dal bacino lacustre sono transitati complessivamente 850 miliardi di litri d’acqua, valore che emerge dai dati di monitoraggio. Una quantità d’acqua difficile da immaginare e, soprattutto, un record storico. Il calcolo tiene conto del fatto che ogni centimetro di lago si traduce in 2 miliardi di litri d’acqua. Essendo salito nei giorni scorsi di 1 metro e 11 centimetri (venerdì 2 novembre la punta massima), in pochi giorni il Verbano ha incamerato quasi 420 miliardi di litri d’acqua. Se la situazione del Lago Maggiore sembra destinata a normalizzarsi, non altrettanto si può dire per il fiume Ticino per il quale continuerà la piena, in quanto dovrà essere eliminato quasi un metro di acqua per riportare il Verbano all’interno dei suoi standard. Il problema immediato sono alberi, rami e immondizia finiti nel lago, un pericolo per i battelli della Navigazione Lago Maggiore.