Pal3, ‘richiesta solo politica’
Non è dovuto a una rivalutazione del dossier l’aumento della quota di finanziamento federale ai progetti contenuti nel Programma di agglomerato di terza fase del Luganese (Pal3), di cui abbiamo riferito ieri in seguito alla proposta della Commissione del trasporti del Consiglio nazionale. I poco meno di 150 milioni di franchi non sono destinati tutti alla regione, ma riguardano anche altri programmi di agglomerato a livello svizzero. Come scritto ieri, la notizia è stata commentata positivamente da Giovanni Bruschetti, presidente della Commissione dei trasporti del Luganese (Crtl). Tuttavia, «la valutazione tecnica, con il relativo rapporto, in gennaio, in base a criteri precisi, era giunta a un giudizio negativo nel rapporto di parecchie pagine e non solo a causa dei ritardi – spiega il presidente dei Cittadini per il territorio Carlo Lepori –. Ora la commissione chiede di incrementare i finanziamenti per il Luganese e di inserire nel decreto federale anche i programmi d’agglomerato Aargau-Est, Delémont, Luganese e la circonvallazione di Oberburg e di aumentare il contributo ai programmi Grand Genève e Bulle. C’è da rallegrarsi, però bisogna capire che questo è un giudizio politico, in quanto gli stessi commissari parlano di parità di trattamento», per non scontentare nessuno (a meno di un anno dalle elezioni federali, ndr). «L’intento appare proprio quello di distribuire denaro ad annaffiatoio e può anche andare bene, visto che arrivano i soldi in Ticino e così si riesce a recuperare i ritardi – prosegue il presidente dei Cittadini per il territorio –. Il giudizio negativo dei tecnici che hanno ritenuto il Pal 3 insufficiente e le critiche che abbiamo espresso restano e non possono venir cancellati da valutazioni di ordine politico».