Medie, ‘i comprensori vanno rivisti’
Sede sovraffollata a Gordola: la Commissione scolastica scrive all’Ufficio insegnamento medio
La richiesta, ribadita, di “rivedere i comprensori di frequenza nel Locarnese” e di “rinunciare sin da subito a scolarizzare, presso la nostra sede di scuola media, allievi che non sono del nostro comprensorio, intendendo quindi gli sportivi d’élite; e di valutare di scolarizzare a Locarno gli allievi che vengono dalle Gerre di sotto, formalmente appartenenti al Comune di Locarno”. Sono le considerazioni espresse dalla Commissione intercomunale Scuola Media Gordola – tramite il suo presidente Damiano Vignuta – in una lettera inviata a Tiziana Zaninelli, capo dell’Ufficio insegnamento medio. La commissione ricorda “la forte situazione di disagio dovuta al sovraffollamento della nostra sede scolastica” e deve “purtroppo constatare che le numerose segnalazioni e il crescente disagio, che si esprime anche con prese di posizioni sui media, non ha trovato sinora risposte sufficientemente esaustive e convincenti”. Soddisfazione, a monte, viene comunque espressa sia in merito all’imminente inizio dei lavori per l’edificazione della terza palestra provvisoria, sia riguardo l’intenzione di realizzare una nuova sede di Scuola media sul Piano, ma v’è la consapevolezza “che i tempi sono molto lunghi e non permettono certo di dare una risposta concreta all’attuale problematica”. Una problematica, quella del sovraffollamento, che aveva appunto spinto la direzione scolastica a chiedere di rivedere i comprensori. Tuttavia, “la commissione ha anche appreso con una certa preoccupazione che i temi sollevati dal plenum dei docenti nella propria articolata presa di posizione del 21 marzo scorso non hanno ancora trovato una risposta esauriente e che, dal profilo delle procedure edilizie, alcuni aspetti sono ancora aperti”.
‘Cantone responsabile per eventuali problemi futuri’
Di conseguenza, “richiamato anche il fatto che la situazione sta diventando sempre più d’emergenza e che in futuro non è prevista una diminuzione della crescita demografica”, viene ribadita la richiesta di “intervenire urgentemente investendo nella sede attuale. Vista la situazione di precarietà la scrivente commissione ritiene il Cantone responsabile per eventuali problemi futuri”.