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La sezione del Ps contro la passerella tra Ascona e Isole

- S.F.

Sono pronti, ad Ascona, i conti preventivi 2019. Presentano il secondo miglior risultato degli ultimi 10 anni, con un disavanzo di 122mila franchi (34 milioni alle spese, 12 milioni alle entrate e un fabbisogno di 22 milioni). La municipale Michela Ris, capodicast­ero Finanze, ricorda che per l’anno in corso il preventivo annunciava un deficit di 392mila franchi, che sale a 4,7 milioni con il risanament­o della cassa pensione del Comune. «Si cominciano a vedere gli effetti positivi della revisione della spesa; un esercizio che le autorità comunali stanno portando avanti da alcuni anni – afferma –. I risparmi, senza intaccare la qualità dei servizi e degli aiuti sociali, derivano dalla revisione della convenzion­e con il collegio Papio, dall’affinament­o della concession­e dei sostegni comunali e dall’ottimo lavoro che da circa un anno sta svolgendo il nostro sportello dell’assistenza. Optando per aiuti più mirati a chi ne ha veramente bisogno siamo riusciti a comprimere alcune uscite». Anche altri settori sono stati toccati dalla cosiddetta “spending review”. «Più arduo, per contro, trovare soluzioni per risparmiar­e sui contributi alle società sportive e per le infrastrut­ture (pista di ghiaccio e campi da calcio). Ma ci stiamo lavorando. Tre studenti della Supsi hanno esaminato la questione e ci siamo resi conto che Ascona, in questo senso, è quasi quattro volte più generosa di Lugano o Chiasso». Rinnovando alcune ipoteche, con tassi d’interesse più bassi, il borgo ha ottenuto un risparmio importante; inoltre, alzare il moltiplica­tore d’imposta (dal 70 al 75 per cento, nel 2017) ha fatto entrare più soldi. Così le conseguenz­e negative del mancato incasso della tassa sugli utili immobiliar­i (quasi 2 milioni di franchi annui, ormai incamerati dal Cantone) sono state in gran parte arginate. L’anno venturo, aggiunge Ris, saranno investiti 7,6 milioni di franchi sul territorio asconese. Tra i progetti, i lavori allo stadio, la sistemazio­ne del Parco dei Poeti e la riqualific­a del Piazzale Torre, sul lungolago. Un’opera, quest’ultima, sulla quale pendono ancora due opposizion­i. La situazione, in generale, è positiva, secondo la capodicast­ero: il debito pubblico netto è sceso a 12,1 milioni di franchi e il capitale proprio è salito a quasi 19 milioni. Insomma, i conti reggono e si investe: «Il tutto auspicando che il Cantone allenti la pressione sui Comuni».

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Michela Ris

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