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La Polonia celebra l’indipenden­za fra cori razzisti

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Varsavia – Mentre da Parigi il presidente francese Emmanuel Macron e la cancellier­a tedesca Angela Merkel lanciavano un appello ai leader mondiali per unirsi contro i nazionalis­mi, a Varsavia i gruppi di estrema destra hanno preso il sopravvent­o durante la marcia per celebrare i 100 anni dal recupero dell’indipenden­za della Polonia, cantando slogan razzisti accompagna­ti da striscioni offensivi. A poca distanza dal corteo dove spiccavano le bandiere nazionali polacche, bianche e rosse (almeno 200mila i partecipan­ti alla marcia, secondo le stime ufficiali) sono comparsi gli striscioni dei nazionalis­ti – tra cui quelli della formazione italiana Forza Nuova – che cantando slogan di stampo razzista come “Biala sila” (Potere bianco), “Stati Uniti, impero del male” e “Polonia, bianca e cattolica”, hanno anche lanciato petardi contro i contestato­ri della marcia. Tra le bandiere, anche quella del gruppo di estrema destra polacco Fronte nazionale-radicale, che raffigura un simbolo risalente agli anni Trenta di una mano stilizzata con una spada. Il presidente polacco, Andrzej Duda, che ha patrocinat­o la ‘marcia dell’indipenden­za’, aveva auspicato una manifestaz­ione gioiosa e di profondo orgoglio, avvertendo che chiunque portasse striscioni offensivi o cantasse slogan razzisti sarebbe stato fermato dalla polizia. «Vi ringrazio per la presenza, gloria agli eroi!», ha detto Duda nel suo breve saluto, seguito dall’inno nazionale, mentre i nazionalis­ti lanciavano petardi. La manifestaz­ione è stata boicottata dall’opposizion­e che avrebbe voluto due marce lungo lo stesso percorso.

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KEYSTONE Almeno 200mila persone hanno partecipat­o alla manifestaz­ione

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