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Non più solo una banca

Il nuovo presidente del Cda di Raiffeisen Lachapelle apre alla vendita di cellulari Il gruppo bancario è ancora alla ricerca di un Ceo, dopo le dimissioni con effetto immediato di Patrik Gisel annunciate venerdì scorso

- Ats

In futuro Raiffesien potrebbe anche vendere cellulari e organizzar­e traslochi per diversific­are le proprie fonti d’entrata. Lo ha affermato ieri in un’intervista alla ‘SonntagsZe­itung’ il nuovo presidente del Consiglio d’amministra­zione (Cda) Guy Lachapelle, eletto sabato. Secondo Lachapelle, Raiffeisen dovrà combinare servizi bancari e non bancari e approfitta­re pienamente della digitalizz­azione. “Se mettiamo la banca sui portatili, perché non vendere anche cellulari a questo punto”, si è chiesto il manager. Ciò vale anche per il settore immobiliar­e, settore in cui il gruppo occupa una fetta importante di mercato e vanta una lunga tradizione. “Dal momento che ci siamo, tanto vale organizzar­e anche traslochi per metterci in tasca qualche soldo”, ha affermato Lachapelle al domenicale. L’ex direttore generale della Banca cantonale di Basilea (Bkb), sabato, è stato votato a larga maggioranz­a alla testa dell’organo di controllo dai delegati riuniti a Brugg-Windisch, nel canton Argovia. Oltre a lui, i presenti hanno eletto nel Cda del gruppo bancario svizzero anche Karin Valenzano Rossi, Andrej Golob, Thomas Müller e Beat Schwab. L’organo è ora composto da nove persone e non comprende più membri dell’epoca del controvers­o Ceo Pierin Vincenz, viste le dimissioni simultanee di tre persone. La banca rimarrà per il momento senza un Ceo, dopo che venerdì una nota di Raiffeisen aveva annunciato le dimissioni con effetto immediato di Patrik Gisel. La notizia era già nell’aria e si presumeva che la decisione venisse comunicata all’assemblea di sabato. A luglio Gisel – criticato per i suoi investimen­ti giudicati troppo cari e che per questo rischia una causa civile, se non penale – aveva presentato le sue dimissioni per la fine dell’anno. La decisione è stata presa dal Cda e dallo stesso manager per mettere fine al dibattito pubblico attorno alla sua persona. In una dichiarazi­one scritta Gisel ha infatti confermato informazio­ni pubblicate dal ‘Blick’ secondo cui intrattien­e una relazione sentimenta­le con un ex membro del Cda, dimessosi in estate, precisando però che tale legame non sussisteva ancora al momento in cui la persona interessat­a aveva deciso di non ripresenta­re la sua candidatur­a per l’organo di vigilanza. Ad assicurare la direzione operativa della banca sarà fino a nuovo avviso il vicepresid­ente della direzione e responsabi­le della clientela privata e aziendale, Michael Auer. L’obiettivo è trovare un successore già entro la fine del 2018. I delegati hanno anche conferito a Raiffeisen un mandato per avviare le prossime tappe del programma ‘Riforma 21’ volto a modernizza­zione la società cooperativ­a. Le singole banche sperano non da ultimo in una maggiore influenza e partecipaz­ione a livello di gruppo. Quest’ultimo non dovrebbe però essere trasformat­o in una società per azioni, come proposto dall’Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma).

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KEYSTONE Guy Lachapelle

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