Un pareggio che fa felice il River
Il primo atto della finale di Copa Libertadores si è concluso con un nulla di fatto. Alla Bombonera, Boca Juniors e River Plate si sono lasciati con un pareggio (2-2) che soddisfa soprattutto i “Millonarios”, i quali il 24 novembre avranno a disposizione il confronto di ritorno al Monumental Liberti. E a questo punto, la compagine del “Muñeco” Gallardo appare favorita, alla luce di quanto ha saputo esprimere nella bolgia dello stadio xeneize. Ai punti, infatti, si sarebbe chiaramente imposta “la Banda” che, in particolare nel primo tempo, ha avuto almeno quattro ghiottissime occasioni per passare (con il Pity Martinez e Santos Borré, due volte nel primo quarto d’ora e poi ancora al 39’ e al 40’). Il Boca, è vero, è andato due volte in vantaggio (al 34’ con una doppia conclusione di Abila, con qualche responsabilità di Armani, e al 45’ con Benedetto), ma si è fatto riprendere entrambe le volte, dapprima da Pratto al 36’ con un bel diagonale, poi al 61’ grazie a un’inopportuna deviazione aerea nella propria porta da parte di Izquierdoz. E poco importa che al 90’ Benedetto, imbeccato da Tevez, abbia sparato su Armani in uscita il pallone che non puoi sbagliare, perché nel complesso il River ha dato l’impressione di avere un gioco meglio strutturato e più manovrato. Non a caso, il migliore in campo è forse stato il portiere boquense Rossi. Tra due settimane al Monumental, però, cambieranno le carte in tavola e se il Boca non avrà nemmeno uno spettatore dalla sua, il River dovrà dimostrare di saper gestire l’immensa pressione derivante dal fattore campo e dal ruolo di favorito. A proposito: la partita, come si prevedeva, è stata calcisticamente bruttina, ma è comunque rimasta entro i limiti di un’aggressività accettabile.