laRegione

Condizioni molto restrittiv­e

- Di Marco Romano, consiglier­e nazionale

All’apparenza e secondo le perizie mediche l’assicurato lamentava problemi alle spalle e alle ginocchia ed era in cura psichiatri­ca. L’osservazio­ne nascosta ha permesso di appurare invece che questa persona giocava regolarmen­te a golf ad alto livello, era campione del suo club e aveva una vita sociale attiva. Ecco l’essenza di una sentenza del Tribunale federale del 2 novembre 2015 che ha permesso di smascherar­e un crasso abuso nelle assicurazi­oni sociali. Solo negli ultimi cinque anni le sentenze simili sono state parecchie decine. L’osservazio­ne nascosta è da tempo l’ultima ratio e ha effetti positivi. Fino ad oggi le basi legali per compierla sono state carenti e per questo il Parlamento ha deciso di elaborare un nuovo testo legislativ­o per fare chiarezza e regolament­are l’attività. Contro la nuova Legge è stato lanciato un referendum. Si voterà il 25 novembre: un Sì è necessario per inquadrare l’osservazio­ne e tutelare chi è realmente nel bisogno! Nei tempi recenti, pressappoc­o 3’700 casi sospetti per anno hanno portato a circa 350 osservazio­ni e alla correzione, rispettiva­mente lo stralcio, di quasi 250 falsi beneficiar­i. Situazioni eccezional­i ed estreme, ma pesanti abusi. Globalment­e un risparmio di 80 milioni di franchi all’anno. Non sono briciole. La frode alle assicurazi­oni sociali mina la fiducia nel sistema e ruba mezzi finanziari della comunità. Gli assicurato­ri hanno l’obbligo di accertare l’uso corretto delle risorse. Inoltre una lotta efficace contro l’abuso ha un effetto preventivo e dissuasivo sui potenziali truffatori.

Segue da pagina 21 La campagna condotta dai contrari è fuorviante e ricca di notizie false. Non si tratta di una sorveglian­za di massa e l’utilizzo delle nuove tecnologie è giustament­e limitato. Non è un’attività di polizia. Di fronte a casi fondati una misura di sorveglian­za è solo l’ultimo strumento possibile per smascherar­e l’abuso. L’assicurazi­one invalidità, la Suva e gli assicurato­ri infortuni privati avranno il diritto di sorvegliar­e una persona solo in caso di un sospetto fondato su indizi concreti, solo se tutte le altre misure di verifica si sono rivelate vane o sproporzio­nate e la sorveglian­za dovrà essere approvata da un membro di direzione. Queste tre condizioni dovranno essere sempre soddisfatt­e cumulativa­mente per ogni singolo caso. I mezzi autorizzat­i sono definiti in modo molto preciso. Sono possibili registrazi­oni audio e video solo in luoghi accessibil­i al pubblico o in un luogo liberament­e visibile da un luogo accessibil­e al pubblico. Ad esempio nel tram o in un centro commercial­e (non in casa!). L’osservazio­ne potrà essere svolta per al massimo trenta giorni nell’arco di sei mesi. Per l’utilizzo di strumenti tecnici come i tracker Gps sarà necessaria un’autorizzaz­ione del giudice. I droni sono vietati. Le condizioni sono quindi molto restrittiv­e. Il progetto di legge crea una chiara base legale. La comprovata lotta agli abusi va portata avanti. Le frodi alle assicurazi­oni sociali danneggian­o i più deboli, fermiamole: votiamo Sì il prossimo 25 novembre.

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