‘Tante gocce formano il mare: tutti possiamo fare qualcosa’
L’inverno è arrivato, ma nemmeno una settimana fa sembrava, al massimo, la fine di agosto...
Siamo in uno dei numerosi, ultimamente troppo numerosi, periodi in cui l’aria che staziona o affluisce sulla regione alpina ha una temperatura superiore alle medie pluriennali.
È di una settimana fa la pubblicazione degli scenari climatici dei prossimi 40 anni. A cosa andremo incontro?
Gli scenari climatici descrivono l’evoluzione del clima fino alla fine del XXI secolo. Siamo incamminati verso un ulteriore aumento delle temperature in tutte le stagioni; estati più asciutte ma con acquazzoni più intensi; inverni più piovosi ma con sempre meno nevicate a bassa-media quota.
Con l’occhio del meteorologo, come ha visto cambiare il Ticino dall’inizio della sua carriera ad oggi?
Soprattutto l’aumento costante delle temperature colpisce con evidenza: periodi con temperature sotto la media stagionale sono diventati sempre più rari. Singoli eventi poi sono decisamente stati fuori stagione: penso ad esempio alle nevicate del Natale 2013 sull’Alto Ticino, avvenute con l’intensità tipica delle precipitazioni estive e non invernali.
In ambito di previsione e prevenzione, quali sono i committenti della meteorologia?
Con le loro previsioni e allerte di maltempo, sia a corta scadenza, sia a lunga scadenza, i meteorologi di MeteoSvizzera contribuiscono alla protezione della popolazione e dei beni materiali. Le allerte di maltempo aiutano la popolazione e le autorità ad adottare provvedimenti e misure che servono a proteggersi e limitare i danni in caso di situazioni di maltempo. I committenti da un lato sono la popolazione in generale, dall’altro gli uffici federali, cantonali e comunali interessati, nonché gli enti di pronto intervento.
Con quali dicasteri si coordina MeteoSvizzera?
Le principali collaborazioni sono con la Polizia cantonale, l’Ufficio per la protezione della popolazione, l’Ufficio corsi d’acqua, l’Ufficio dei pericoli naturali, l’Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili, come pure con molti enti di pronto intervento (pompieri,…) o chi si occupa delle manutenzioni stradali.
Precipitazioni copiose e in tempi brevi. Come si controllano laghi e fiumi?
Le nostre previsioni di precipitazione sono fornite agli idrologi che le usano per simulare e prevedere l’andamento per i seguenti giorni del livello dei laghi e il deflusso dei fiumi. Questo permette a chi ne ha la competenza di regolare il livello dei laghi, ad esempio cercando di abbassarlo nei giorni precedenti a delle copiose precipitazioni. Quanto ai fiumi, si adottano misure di prevenzione liberando se necessario gli alvei o impedendo alle persone di avvicinarsi. Meteorologi e idrologi lavorano in questo senso in modo molto sinergetico.
Il rischio è che il problema sia percepito dalla popolazione in dimensioni troppo ‘macro’. MeteoSvizzera può aiutare a far capire che la cosa riguarda tutti?
MeteoSvizzera si impegna sia fornendo la basi scientifiche per capire come di manifestano i cambiamenti climatici in atto e come evolveranno in futuro, sia divulgando adeguatamente questi risultati verso la popolazione in generale o settori di riferimento specifici. Anche altri Uffici federali, come quello dell’ambiente, sono attivi in questo ambito. Assieme si cerca di sensibilizzare la collettività affinché si capisca che i cambiamenti climatici riguardano tutti e tutti noi possiamo fare qualche cosa. Tante gocce formano il mare.
C’è qualcosa che ognuno di noi può fare, nel suo piccolo?
Ogni volta che si sceglie un comportamento che aiuta a diminuire l’uso di energia proveniente dai combustibili fossili si fa un’azione importante verso la protezione del clima: evitare di andare in vacanza con l’aereo, acquistare cibi prodotti localmente, evitare di sprecare energia inutilmente. Cominciando, per esempio, dal rinunciare all’uso dell’automobile privata in favore dei mezzi pubblici.