AlpTransit, pianificazione prioritaria
Risoluzione del parlamento all’indirizzo di Berna per sollecitare il completamento della trasversale alpina
«Fermarsi a Lugano con AlpTransit è come costruire una casa e dimenticarsi di fare il tetto». Così il capogruppo Plr Alex Farinelli ha semplificato il messaggio all’indirizzo di Berna, sottoscritto ieri dal Gran Consiglio ticinese tramite una risoluzione presentata dai capigruppo in parlamento. «L’opera che ci apprestiamo a inaugurare con l’apertura della galleria di base del Ceneri è incompleta». E il Ticino – a mente del legislativo – non può accettare che la discussione sulla pianificazione del completamento della trasversale alpina, comprese le gallerie di aggiramento della Riviera e di Bellinzona, venga rinviata a dopo il 2035, come annunciato da Doris Leuthard. Occorre pianificare il prima possibile il tracciato per permettere al più presto un collegamento da frontiera a frontiera, affinché le prossime generazioni possano effettivamente beneficiarne. «Senza il completamento quest’opera miliardaria resterà monca», ha fatto presente per la Lega Amanda Rückert. Dal canto suo Raffaele De Rosa per il Ppd ha sottolineato come occorra «recuperare il coraggio di investire», invitando il Consiglio federale a «superare il limite dato dai fondi tematici», nel caso specifico il ‘Faif ’, il fondo per l’ammodernamento e gli investimenti ferroviari. «La pianificazione di AlpTransit non può essere tenuta ostaggio dei conti fatti col bilancino», mentre nel mondo «ci sono capitali che attendono di essere collocati». In tal senso si è però opposto il Partito socialista, che pur appoggiando la risoluzione ha espresso la propria contrarietà «sull’invito a utilizzare fondi privati», ha commentato Ivo Durisch. Gli obiettivi dell’Iniziativa delle Alpi, con il trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia, «non sono raggiunti», e nel frattempo «il porto di Genova diventa sempre più importante. Se queste merci finiscono su ruota il peggioramento sarà continuo». La risoluzione adottata ieri dal Legislativo incarica il governo cantonale non soltanto di presentarne i contenuti al Consiglio federale e alle rispettive presidente delle Camere, ma anche “a tutti i Cantoni gottardisti per promuoverne la condivisione intercantonale”.