Nexpo crea ponti fra città e campagna
C’è anche Lugano fra le dieci maggiori città della Svizzera che, nella primavera scorsa, hanno fondato l’associazione “Nexpo – la nuova Expo”, con lo scopo di sviluppare l’idea di una nuova esposizione nazionale. Un’idea ancora tutta da sviluppare. In ogni caso, non si tratterà della classica esposizione collocata in un’area definita e delimitata, ma si vuole collegare le iniziative culturali in tutta la Svizzera, in tutte le regioni linguistiche, nelle città, negli agglomerati urbani e nelle campagne. L’intento è quello di costruire ponti tra centro e periferia, creando una rete svizzera globale con luoghi d’incontro. Nexpo vuole sollevare la questione della Svizzera nel XXIesimo secolo e della convivenza entro i suoi confini. Sì, perché la Svizzera sta cambiando rapidamente ed è giunta l’ora di interrogarsi su queste trasformazioni e su come vogliamo usare le nostre risorse e il nostro potenziale. Perciò, l’iniziativa si rivolge a tutti coloro che si preoccupano dell’identità e del futuro del Paese e che desiderano contribuire alla creazione delle condizioni quadro del futuro. Nella fase di lancio – fino a metà 2020 – il concetto dovrà essere testato, si dovranno attuare i primi progetti pilota e selezionare i partner. Nexpo, lo ricordiamo, è stata fondata da Zurigo, Basilea, Berna, Bienne, Ginevra, Losanna, Lugano, Lucerna, San Gallo. L'ufficio è operativo da agosto. Juri Steiner e il suo team sono stati incaricati di sviluppare la bozza del progetto e di verificarne la fattibilità. Per la fase di lancio è previsto un budget annuo di 500’000 franchi, che le città si ripartiranno proporzionalmente in base al numero di abitanti.