Casa anziani: andiamo oltre
Segue da pagina 17 Tutto il discorso sta diventando squisitamente politico e soprattutto si è tramutato in un’occasione per “sconfigge- re” e “denigrare” gli avversari politici, una sorta di prologo della campagna elettorale. Beh, se questo è il gioco… allora giochiamo. Abito nella zona “interessata” dal progetto Casa Anziani e permettetemi di affermare che in questo caso – quello che fu il partito più importante fino a qualche anno fa – si sta muovendo esattamente come fecero i suoi avversari dell’epoca d’oro. Forse perché la storia insegna e – disgraziatamente – hanno appreso il peggio, a livello federale, cantonale e, in questo caso, anche comunale. Inoltre, trovo davvero curioso (e a tratti anche divertente) che tutto il gruppo referendario, trovi come sfogo principale una signora la quale trascorre sei/sette mesi all’anno negli Stati Uniti e un signore che fino a pochi anni fa era domiciliato a Chiasso. Ritengo il progetto Casa anziani di fondamentale importanza per tutti, al di là dei colori politici e proprio per questo penso che dovrebbe trovare un appoggio unanime e interpartitico. Spesso si sente disquisire circa le palestre, la quantità dei posteggi, l’ampiezza degli spazi e altri dettagli che – in questa fase – sono totalmente fuori contesto. Non esiste ancora un progetto e tuttavia si stanno già criticando possibili, future, idee? Ridicolo oltre che supponente. Iniziamo allora a decidere se si vuole realizzare la casa anziani nell’unico spazio disponibile che in alternativa cadrà in disuso, dopodiché ci sarà tempo e spazio per poter definire il resto e vi garantisco che tramite il processo democratico, ognuno avrà la possibilità di esprimere la propria opinione. Per tanto, vi invito a votare sì alla modifica del piano regolatore. Oltre la politica, oltre i partiti e oltre gli interessi personali.