Arogno e la discarica contestata
Il sindaco Corrado Sartori difende l’opera e si dice pronto al confronto democratico
Dopo la bocciatura del 2010, torna un progetto di capacità dimezzata e permangono le contestazioni raccolte nella lettera firmata da 111 persone
«La discarica d’inerti fa parte del piano cantonale. Noi non abbiamo fatto altro che rispettare e mettere in atto quanto indicato nel documento tenendo conto delle osservazioni presentate a suo tempo dai referendisti. Tanto che la capacità del sito è stata dimezzata (40mila metri cubi invece di 80mila) eliminando la contestazione prioritaria legata alla lavorazione del materiale al frantoio e l’infrastruttura è destinata a servire solo Arogno e Rovio». Corrado Sartori, sindaco di Arogno, non pare particolarmente preoccupato della lettera che contiene dieci osservazioni critiche sottoscritta da 111 residenti (firme raccolte i soli due giorni) giunta in cancelleria nei giorni scorsi. «Ne parleremo nella seduta di Municipio settimana prossima – osserva il sindaco –. Ritengo sia giusto che la popolazione faccia le proprie osservazioni. Bisogna però considerare anche che se un cittadino di Arogno vuole costruire casa, il materiale di scavo dove va a finire? Oggi viene portato altrove, quindi creiamo un disagio in un altro Comune con il relativo via vai di camion». Fra le contestazioni principali dei contrari all’opera, come quasi dieci anni fa, l’impatto ambientale non porta al Comune alcun valore aggiunto, né vantaggi finanziari. La discarica di capacità doppia, lo ricordiamo, era stata bocciata nel 2010 dal referendum. Ora Il Municipio vuole riproporla con un volume dimezzato, senza frantoio e al servizio dei soli comuni di Arogno e Rovio. Una soluzione economica ed ecologica, secondo Sartori: «Nel territorio ci sono riali che talvolta esondano e portano materiale in zone di difficile accesso e per evacuarlo occorre andare a prenderlo col furgoncino comunale, caricarlo sulle benne e trasportarlo fino a Stabio o a Monteceneri. Il tutto l’anno scorso ci è costato 100mila franchi».
Progetto in pubblicazione
Insomma, la creazione di una discarica di capacità dimezzata in una zona discosta rispetto a quella prevista poco meno di dieci anni fa e bocciata dalla popolazione ha un senso secondo il sindaco che comprende «le preoccupazioni della popolazione legate al transito di mezzi pesanti e lo ripeto è giusto che si manifestino e che attorno al tema possa scaturire un dibattito democratico». La lettera critica giunta in Comune non cambia, per ora, le carte sul tavolo dell’esecutivo. «Dopo aver discusso e valutato le contestazioni, vogliamo continuare con la procedura ordinaria – spiega Sartori –. La variante di Piano regolatore getta le basi legali
per preparare la domanda di costruzione. Quando e se verrà pubblicata potrà essere oggetto di ricorsi e opposizioni, limitazioni di ogni genere, ad esempio sui transiti. Si tratta di una proposta che ritengo sia a beneficio della popolazione di Arogno e Rovio, se non riuscissimo a realizzarla, vorrà dire che continueremo a spendere soldi per trasportare gli inerti altrove, perché da soli non si dissolvono e il traffico continuerebbe. Si parla tanto di ridurre l’inquinamento ma quando si potrebbe fare qualcosa…». Una volta cresciuta in giudicato la pubblicazione, verrà presentato il messaggio municipale in Consiglio comunale, lo si potrà discutere e approvare. Se venisse respinto, il progetto sfumerebbe, altrimenti si potrebbe sempre lanciare un referendum. Il Municipio è convinto della bontà del progetto «ma per noi, questo è anche un esercizio di democrazia», conclude Sartori.