Anche Trump boccia May
Londra – Non sarà Donald Trump a bocciare l’accordo sulla Brexit, ma le poche parole del suo immancabile tweet mattutino (“Un buon accordo solo per l’Ue”) sono un voto in più al vasto schieramento che si prepara a silurarlo, di qui a due settimane a Westminster. L’ennesimo sgarbo del presidente americano a Theresa May ( la prima a precipitarsi a Washington dopo la sua elezione) ha, come al solito, un contenuto vagamente minaccioso: le clausole del testo concordato con l’Unione potrebbero impedire a Londra di chiudere un trattato di libero scambio bilaterale privilegiato con Washington. Ha avuto un bel dire la prima ministra che non è vero; l’avvertimento di Trump è già stato fatto proprio dagli Hard Brexiteers. Che l’11 dicembre se ne serviranno come una clava. Dal Galles, dove si trovava per una disperata campagna di immagine, May ha cercato di metterci una pezza. La dichiarazione politica sulle relazioni post Brexit con l’Ue, ha affermato, “indica chiaramente che noi avremo una politica commerciale indipendente e saremo in grado di negoziare trattati di libero scambio con altri Paesi nel mondo”. Quanto agli Usa, “stiamo già trattando sul tipo di accordo che potremo avere con loro in futuro” attraverso il lavoro di un comitato tecnico congiunto che “si è già riunito cinque volte”. Ma non ha perso tempo l’ex ministro della Difesa Michael Fallon, silurato l’anno scorso e passato tra le file dei “duri” . Il verdetto di Trump sulle conseguenze dell’accordo di Bruxelles sulle relazioni transatlantiche “non va semplicemente liquidato con un colpo di spazzola”, ha detto alla Bbc. Aggiungendo di temere che quell’intesa sia destinata a lasciare la Gran Bretagna “con il peggio dei due mondi” e che, salvo miracoli, sia ormai condannata. May è avvertita.