Gravesano e Bedano verso il matrimonio
Convoleranno a nozze Bedano e Gravesano? I presupposti ci son tutti alla luce dell’istanza di aggregazione inviata dai due Municipio al Consiglio di Stato, che chiede di istituire una Commissione di studio. I due esecutivi, dopo aver incaricato le rispettive amministrazioni di raccogliere i dati aggregati e valutate positivamente le opportunità scaturite dall’unione delle due realtà, hanno deciso di avviare il progetto. Il risultato dello studio permetterà di decidere se proseguire il percorso. Il sindaco di Bedano Dario Fraschina: «Si parla di aggregazione da anni, nel Piano cantonale i due Comuni dovrebbero unirsi al Malcantone Est ma questo potrà accadere a medio lungo termine. Bedano e Gravesano, nella passata legislatura, rientravano nel medio Vedeggio, idea poi sfumata. All’inizio di questa, abbiamo cominciato a incontrarci anche con Manno, che poi ha abbandonato il tavolo per questa legislatura. I due comuni sono molto simili come forza finanziaria, numero di abitanti (1’600 gravesano, 1’400 Bedano) e condividono già diversi servizi e tante associazioni locali si sono riunite». Con l’istanza i due Municipio hanno chiesto anche un incontro con il direttore del Dipartimento istituzioni Norman Gobbi. Dal canto suo, il sindaco di Gravesano Maurizio Anghileri dice che «il Comune è chiamato ad evolvere, ragione per la quale Gravesano e Bedano hanno chiesto un approfondimento alle rispettive amministrazioni. L’analisi segnala le molte opportunità che scaturirebbero dall’unione delle due realtà. Logica conseguenza, i due Comuni hanno deciso di avviare il progetto aggregativo». L’obiettivo, prosegue Anghileri, «è di arrivare a proporre un progetto aggregativo a misura d’uomo, sostenibile territorialmente, finanziariamente forte, innovativo in infrastrutture, dove al centro ci sia sempre il cittadino. È vero che oggi siamo padroni delle nostre scelte ma le condizioni come detto cambiano e in fretta… i problemi si fanno più complessi (come può essere il traffico o la pianificazione territoriale) e richiedono soluzioni condivise che un comune piccolo, da solo, difficilmente riesce ad affrontare». AR