Quella cabina tra i binari
Castione, l’incidente del luglio 2018 fu ‘causato’ da una… nube di polvere Lasciato libero di muoversi, l’abitacolo della macchina da cantiere ha centrato un segnale e si è staccato
Arbedo-Castione: in mezzo ai binari sotto il ponte della A13 giace solitaria la cabina di un treno. È l’11 luglio e sono da poco passate le 13.45. Che qualcosa di strano sia successo lo si capisce facilmente alzando gli occhi verso il tabellone delle partenze che sovrasta il marciapiede della stazione: è danneggiato di fresco. L’ha centrato un treno merci, transitato due minuti prima su quel binario e ormai già arrivato a Bellinzona. Quello che nessuno immagina è però che la colpa di quello strano incidente sia da attribuire a una nuvola di polvere alzatasi 36 ore prima a 150 chilometri di distanza. Flashback: nella notte tra il 9 e il 10 luglio nei pressi delle località vallesane di Gampel e Steg si lavora a pieno regime sulla linea ferroviaria. Sul posto c’è anche l’escavatrice “W+”, unica nel suo genere. Verso le due di mattina, a lavori ultimati, il pesante mezzo viene pulito e caricato su un vagone per affrontare il lungo viaggio verso Chiasso: transita da Briga, dalla stazione di smistamento di Limmattal e dall’impianto di controllo di Steinen: tutto bene. Poi si infila nella galleria di base del Gottardo. All’improvviso alla centrale d’intervento di Erstfeld scatta l’allarme: c’è qualcosa che sporge dal treno. A segnalare l’anomalia è la stazione di controllo di Claro. Sono le 13.41. Per precauzione viene ordinato al treno di fermarsi a Bellinzona. Nel frattanto arrivano le prime foto delle telecamere automatiche che mostrano come una delle due cabine dell’escavatrice (quella di destra in senso di marcia del treno) sia visibilmente ruotata verso l’esterno, tanto da superare i margini di sicurezza entro i quali vi è la garanzia di non colpire nulla sulla tratta. È già danneggiata e, transitando, nella stazione di Arbedo-Castione centra dapprima il tabellone delle partenze e poi prende in pieno il palo di un segnale, staccandosi e finendo sul binario adiacente. Le indagini del Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi), il cui rapporto è stato pubblicato nei giorni scorsi, hanno permesso di stabilire che la cabina, la cui rotazione è prevista per facilitare la pulizia del mezzo, non era stata dovutamente fissata e bloccata da uno dei due conducenti al termine delle operazioni. La causa: una nuvola di polvere alzatasi proprio al momento di dover eseguire l’operazione che ha indotto l’uomo ad allontanarsi brevemente e a non verificare, poi, l’avvenuto blocco del pezzo. Una dimenticanza, rileva il Sisi, indotta anche da un “inadeguato sistema di sicurezza contro indebite rotazioni”.