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Il Patto Onu sulla migrazione spacca il Belgio

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Il patto Onu sulla migrazione spacca i governi (ultimo quello belga) e al summit di Marrakech, che si apre oggi, ci saranno parecchie sedie vuote. Tutto è pronto per la firma dell’accordo, non vincolante, fortemente voluto dall'Onu nel tentativo di dare una risposta globale al problema delle migrazioni. Ma il summit che doveva riunire i 190 Paesi firmatari del Patto adottato a luglio a New York, ha già parecchie defezioni, soprattutt­o europee. I 27 dell’Unione che avevano a lungo parlato di negoziati “a una sola voce”, ora sono divisi: le misure previste, per molti Paesi, soprattutt­o dell’Est, sarebbero un’ingerenza nelle politiche nazionali. E a nulla è valso l’appello dell’Ue ai Paesi che hanno deciso di non partecipar­e. Il patto sui migranti ha poi provocato una vera e propria crisi in Belgio. Il primo partito della coalizione, N-Va (l’Alleanza fiamminga di destra), ha ritirato i suoi ministri dal governo in contrasto con la decisione del premier Charles Michel di recarsi in Marocco per sottoscriv­ere l’intesa. L’N-Va chiedeva “perlomeno l’astensione sul patto”. Michel ora dovrà guidare un governo di minoranza, in vista delle legislativ­e fissate per maggio 2019. I primi a defilarsi dal Patto, nel 2017, sono stati gli Stati Uniti. Poi, a luglio scorso, l’Ungheria del premier Vitkor Orban. Da qui in poi una serie di defezioni a cominciare dal gruppo di Visegrad: Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e poi ancora Austria, Bulgaria, Croazia, Israele e Australia. La Svizzera ha annunciato che non andrà al vertice, attendendo l’esito dei dibattiti parlamenta­ri. Stessa posizione assunta dall’Italia, dopo che il documento ha spaccato la maggioranz­a gialloverd­e. Il Patto Onu sulla migrazione è stato negoziato per oltre 18 mesi e parla di immigrazio­ne “disciplina­ta, sicura, regolare e responsabi­le”, fissando 23 obiettivi da centrare. Ma la sfida principale è quella di creare una rete internazio­nale per l’accoglienz­a di migranti e rifugiati. Si stima che siano 258 milioni i migranti in tutto il mondo, pari al 3,4% della popolazion­e totale. Secondo l’Onu dal 2000 ad oggi sarebbero morti 60mila migranti. ANSA/RED

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KEYSTONE Il premier belga Charles Michel

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