Due importanti divergenze
La Svizzera riprenderà in modo dinamico la legislazione europea. Ed eventuali divergenze con l’Unione europea (Ue) in merito alle differenti interpretazioni del diritto comunitario saranno trattate da uno speciale Tribunale arbitrale. È quanto prevede l’accordo istituzionale presentato venerdì dal Consiglio federale. Prima di un’eventuale firma, il governo ha però deciso che vuole consultare le varie cerchie interessate visto che rimangono ancora due grosse divergenze con Bruxelles. La bozza di accordo attuale contiene diversi aspetti positivi, come il meccanismo per risolvere le vertenze, ha spiegato il presidente della Confederazione Alain Berset venerdì in una conferenza stampa. Il ‘ministro’ dell’Interno non ha però nascosto che esistono divergenze su due punti importanti per la Svizzera: la misure di accompagnamento alla libera circolazione delle persone e l’estensione dei diritti dei cittadini Ue. La regola degli otto giorni, ossia quella che obbliga le imprese europee a notificare alle autorità elvetiche con tale preavviso l’invio di manodopera, è infatti stata ridotta a quattro giorni. Mentre la direttiva Ue che riguarda l’estensione dei diritti all’aiuto sociale, alla protezione contro l’espulsione e al diritto di soggiorno permanente dopo 5 anni per i cittadini comunitari, nella bozza dell’accordo non è nemmeno menzionata. ATS