Bravi a colpire, stavolta
Il Chiasso torna al successo a Rapperswil, in classifica recupera tre punti al Kriens e agli stessi sangallesi
In molti sostengono che, se non incassano reti, i rossoblù portano a casa un risultato, poiché l’attacco bene o male va sempre a segno. La teoria ha trovato una conferma a Rapperswil, dove, pur dovendo rinunciare quasi subito a Josipovic, ci hanno pensato Padula e il rientrante Milinceanu a firmare un successo esterno di enorme importanza, assicurato grazie alla difesa schierata a tre (per Manzo una soluzione che può dare una mano), che ha saputo ben contenere, e all’ottima vena del portiere Mossi, autore di interventi straordinari che hanno mantenuto inviolata la porta. Sono tanti i temi scaturiti dalla vittoria che dovrebbe fungere da sblocco (peccato, in questo senso, che la pausa sia vicina). Interessante la valutazione di mister Manzo alla domanda su che cosa sia realmente cambiato rispetto alle due partite precedenti. «Col Kriens, al mio debutto, nella ripresa abbiamo avuto il piglio giusto. Settimana scorsa abbiamo affrontato una squadra forte che in questo momento non è semplice da battere, gioca un buon calcio e ha interpreti bravi. Sabato, invece, abbiamo incontrato una compagine che probabilmente è del nostro livello. Il piglio e l’atteggiamento dei giocatori, il modo di interpretare la partita hanno fatto la differenza», ha commentato il mister rossoblù. Se nel primo tempo ha provato a rendersi pericoloso il Rapperswil, i rossoblù sono stati bravi a colpire appena possibile nella ripresa. Dopo pochi minuti, scon- tro duro di Bahloul col portiere, l’azione prosegue e la palla arriva a Padula che scarica con un tiro forte le tensioni e il momento difficile dei suoi. Solitamente è il Chiasso a subire poco dopo aver segnato. Questa volta, invece, tutto si ribalta e Padula, straripante, parte da centrocampo, serve un assist al bacio a Milinceanu lasciato solo, il quale aggiusta la mira e batte Vranjes. I padroni di casa nel finale hanno pressato, creando diverse occasioni per rientrare in partita, senza riuscirvi. «A prescindere dalla pressione che loro hanno esercitato, negli ultimi 20’ dobbiamo gestire meglio la palla. È subentrata un po’ di paura di vincere, e siamo stati meno bravi a giocare il pallone. Avremmo potuto ancora fare male, con gli spazi che si erano aperti», precisa un mister comunque contento, seppur consapevole che «questo è un passo verso il nostro obiettivo, la salvezza, ma ne serviranno altri».
A partire da settimana prossima, in casa contro il Winterthur, la sfida che precede la pausa invernale. Sosta che in questo momento è positiva o no? «In un certo senso sì, perché permette di continuare a lavorare senza dover verificare subito in partita quanto assimilato. Lo potremo fare in amichevole, benché poi le indicazioni in quel contesto siano meno reali». Manzo chiederà stravolgimenti? Non si sbilancia. «Discorso da fare a bocce ferme e ora non lo sono».