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‘La lezione l’abbiamo imparata’

L’Ambrì fa suo il secondo derby grazie ad attitudine e umiltà. ‘Il powerplay? Non può avere la stessa efficienza per 50 partite’

- Di Christian Solari e Kurt Wechsler

Ambrì – Il suo ‘coast to coast’ a due minuti dal termine mette definitiva­mente la parola fine al derby numero 225 della storia. E Dominic Zwerger non sta più nella pelle. «Venerdì siamo stati puniti per i nostri errori e, stavolta, siamo scesi in pista con l’intenzione di evitarli e ci siamo riusciti», commenta la ventiduenn­e ala di Dornbirn. In una partita segnata da parecchie penalità, ma in cui il powerplay leventines­e stavolta non rende come in altre occasioni. «Non è possibile avere la stessa efficacia sull’arco di cinquanta e più partite – continua l’attaccante austriaco –. Sabato non è andata bene, spero che funzionerà alla prossima partita. Il boxplay, invece, quello sì che ha avuto un buona resa: siamo stati aggressivi, abbiamo lottato e credo che difficilme­nte si possa far meglio». Un discorso che vale anche per l’attitudine. E così Luca Cereda può dirsi soddisfatt­o. «Abbiamo imparato la lezione di venerdì, e cioè che per battere un top team serve parecchio lavoro – analizza il tecnico biancoblù –. Infatti stavolta i ragazzi hanno giocato con tanta umiltà, portando in pista quello che è il nostro hockey, e alla fine hanno vinto con merito». In un derby ben diverso da quello della sera prima. «Ogni partita ha la sua storia, ma ciò che non cambia dev’essere la prestazion­e, il modo in cui scendi sul ghiaccio. E, spesso, il risultato ne è sempliceme­nte la logica conseguenz­a». Tra i molti giocatori in evidenza sul fronte biancoblù c’è pure Benjamin Conz, tornato fra i pali al posto di Manzato. «A parte che era stato già deciso prima, ma che io giochi oppure no la mia preparazio­ne non cambia di una virgola – spiega il portiere giurassian­o –. Piuttosto, la differenza sta nel fatto che in partite come sabato, in cui rispetto a venerdì c’erano meno tiri partiti dallo slot, per il portiere il compito è più semplice. In ogni caso, abbiamo offerto una prova di sostanza e nonostante ci siano state molte penalità e interruzio­ni di gioco non abbiamo mai perso la concentraz­ione». A proposito di lucidità: non dev’essere facile per un portiere riprenders­i da un errore come quello di Merzlikins venerdì sera. «Infatti, gli faccio i compliment­i per come ha saputo reagire a quell’episodio, è segno di grande forza mentale. Poi, be’, sul momento ho pensato di non essere l’unico a fare delle sciocchezz­e con il bastone...». Archiviato il doppio derby, anche ad Ambrì è tempo di tirare il fiato. Pur se, vittoria o no, ieri mattina i biancoblù erano sul ghiaccio ad allenarsi, e lo faranno anche stamani prima di qualche giorno di meritato riposo. Ma non sarà pausa per tutti, siccome Kubalik e Novotny voleranno prima a Tampere e poi a Mosca con la Cechia, mentre Kostner e Goi vestiranno i colori dell’Italia e Zwerger e Hofer saranno di scena giovedì e venerdì con l’Austria al quadrangol­are di Lucerna, con la Nazionale di ‘Fischi’.

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TI-PRESS/GOLAY Non c’è lo spettacolo, ma è comunque derby intenso. E più chiuso. Conz: ‘Così, il nostro compito è più semplice’

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