Di diverso non c’è soltanto l’esito
Ambrì – Il venerdì è una cosa, il sabato un’altra. E non solo per l’esito, che è l’opposto di quello del giorno prima, ma pure per l’atteggiamento delle due squadre, che scendono in pista in maniera difensivamente un po’ più accorta. In una serata intensa sul piano delle emozioni, ma che lo è senz’altro meno su quello dello spettacolo. Anche perché, fosse solo per la tensione che c’è tradizionalmente sul ghiaccio, raramente i derby sono belle partite sul piano dell’estetica. Figuriamoci stavolta, con il Lugano che sta in pista gettando un occhio al disco e l’altro alla classifica, mentre l’Ambrì gioca con il peso di chi sa di doversi riscattare dopo che il giorno prima, per ammissione del suo stesso allenatore, non ci aveva «creduto abbastanza». Alla Valascia, invece, i biancoblù vanno fino in fondo, segnando un gol nel primo tempo e due nel terzo. Quello in cui faranno la differenza grazie a un’azione a dir poco clamorosa, siccome il disattento Lapierre con un tocco involontario regala all’incredulo capitan Bianchi il disco che deciderà la partita al 46’55’’. Gli uomini di Ireland si fanno invece preferire nei secondi venti minuti, in cui hanno senz’altro più possesso del disco, ma riescono soltanto in un’occasione ad avere ragione di un solidissimo Benjamin Conz, che vince il confronto a distanza con Elvis Merzlikins. C.S.