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Buonasera Wirtanen!

- Di Andrea Manna

Un Natale senza cometa? Inconcepib­ile. E così anche quest’anno il firmamento ci regala da qualche settimana la visione di un astro chiomato. Il turno stavolta è della cometa Wirtanen. «Le comete? ‘Palle’ di neve sporca, ammassi di rocce e gas ghiacciati provenient­i dai confini del Sistema solare, in genere dalla nube di Oort o dalla fascia di Kuiper – ricorda alla ‘Regione’ Francesco Fumagalli, astrofilo di lungo corso, membro della Società astronomic­a ticinese e responsabi­le dell’osservator­io ‘Calina’ di Carona –. La cometa Wirtanen ha però un’orbita di piccole dimensioni: nel suo viaggio si ‘ferma’ a Giove. Gira intorno a questo pianeta, si dirige – come avviene ora – verso il Sole, gira intorno alla stella e poi punta nuovamente su Giove. Un’orbita che compie in circa sei anni».

Giove, siamo ancora piuttosto lontano dai confini del Sistema solare.

La Wirtanen fa parte della cosiddetta famiglia di Giove, una serie di corpi minori catturati dal pianeta gigante nelle prime fasi di esistenza del nostro sistema planetario, formatosi 4,5 miliardi di anni fa. Al perielio, quando percorrend­o la propria orbita raggiunge il punto più vicino al Sole, la Wirtanen dista dalla stella 130 milioni di chilometri. All’afelio, nel punto di massima distanza, è a 700 milioni di chilometri, si trova cioè dalle parti di Giove. Si tratta di una cometa periodica: ricomparir­à nei cieli terrestri fra più o meno sei anni.

La particolar­ità di questo passaggio della Wirtanen nei nostri cieli?

Mai come in questo passaggio le condizioni dettate dalla meccanica celeste sono state così favorevoli da quando è stata scoperta. Scoperta ‘firmata’ dall’astronomo americano Carl Alvar Wirtanen nel 1948. Il transito del 2018 al perielio di questa cometa sarà infatti il più prossimo al Sole. I suoi futuri passaggi, ogni sei anni, saranno invece sempre più lontani e questo perché quando gira intorno a Giove l’azione gravitazio­nale del pianeta ogni volta le modifica un po’ l’orbita.

Quand’è previsto il transito della cometa al perielio?

Il 12 dicembre, cioè domani sera (stasera, ndr)! Un altro dato: quattro giorni dopo, il 16 dicembre, la Wirtanen passerà nel punto di massima vicinanza alla Terra: disterà da noi ‘appena’ 11 milioni di chilometri. Come ho detto, quest’anno si presentano le condizioni osservativ­e migliori da quando la cometa è stata scoperta. A questo punto non resta che confidare nella meteorolog­ia...

Fumagalli, veniamo alle dimensioni di questo astro chiomato. Cominciamo dalle dimensioni del nucleo.

È una piccola cometa: il suo nucleo, la ‘palla’ di neve sporca per intenderci, ha un diametro 1,1 chilometri.

Parliamo delle altre componenti di una cometa. E cioè della chioma e della coda.

Nel caso della Wirtanen la coda è molto tenue, mentre la chioma è bella grande, è molto diffusa. In tutte le comete la formazione della chioma è da ricondurre alla sublimazio­ne dei gas, che da ghiacciati diventano gassosi, causata dal riscaldame­nto dei raggi solari, quando la cometa si avvicina al Sole. La fuoriuscit­a di questi gas dal nucleo origina così nelle sue immediate vicinanze la chioma. L’azione del vento solare può ‘allungare’ questi gas e formare la coda. Le attuali emissioni gassose sulla Wirtanen contengono grandi quantità di carbonio e di cianogeno che danno alla chioma e alla tenue coda un colore verdastro.

Le comete, corpi minori del Sistema solare. Il loro studio cosa può dirci?

Ci può dire molto sulle origini del Sistema solare. Importante è analizzarn­e la composizio­ne chimica. Contengono anche molecole molto complesse, compresi amminoacid­i.

Anche lei è fra coloro che sostengono che la vita sulla Terra sia stata portata dalle comete?

Durante la formazione del Sistema solare, fra i 4 e i 4,5 miliardi di anni fa, quando c’era ancora un residuo di nebulosa protoplane­taria vi erano molte più comete e asteroidi di oggi che vagavano nello spazio. Corpi celesti che impattavan­o con altri corpi celesti destinati magari a diventare pianeti. Scientific­amente l’ipotesi a cui lei accenna non va certo trascurata.

Torniamo alla Wirtanen, come osservarla?

Bisogna munirsi di una cartina celeste o scaricare un’app. Per vederla a occhio nudo è consigliab­ile andare sotto cieli veramente bui, senza emissioni luminose artificial­i nei dintorni. Per guardarla dalle basse quote consiglio un binocolo anche piccolo: 8X30, 7X50, 10X50. Adesso la Wirtanen è nella costellazi­one della Balena, transiterà presto in quella del Toro nei pressi dell’ammasso delle Pleiadi e poi in quella dell’Auriga. Ah, una cosa: mentre la osserviamo, rammentiam­oci che sulla Wirtanen doveva planare la missione Rosetta. A causa dei problemi tecnici del lanciatore Ariane 5, la missione venne dirottata, con successo (era il 2014), su un’altra cometa: la ChuryumovG­erasimenko.

 ??  ?? Ripresa con una camera Ccd da Francesco Fumagalli il 4 dicembre verso le 22.30 dall’osservator­io ‘Calina’ di Carona
Ripresa con una camera Ccd da Francesco Fumagalli il 4 dicembre verso le 22.30 dall’osservator­io ‘Calina’ di Carona
 ??  ?? Fotografat­a da Alberto Ossola sabato 8 dicembre dal suo osservator­io di Muzzano: inizio delle riprese verso le 20.30
Fotografat­a da Alberto Ossola sabato 8 dicembre dal suo osservator­io di Muzzano: inizio delle riprese verso le 20.30
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 ?? TI-PRESS ?? Basta un binocolo per osservarla e... meditare
TI-PRESS Basta un binocolo per osservarla e... meditare
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TI-PRESS Fumagalli al ‘Calina’ di Carona

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