laRegione

Rimborsi, il Ppd alza il tiro

Intanto, sulla pretesa di risarcimen­to la Lega sta pensando di votare a favore

- Di Jacopo Scarinci e Luca Berti

Nei corridoi di Palazzo, i partiti si stanno organizzan­do in vista di domani. Ovvero quando la querelle riguardant­e i rimborsi dei consiglier­i di Stato approderà sui banchi del parlamento. Naturale – dopo mesi e mesi di dibattiti, polveroni e scontri che alcuni dei quali definire accesi sarebbe un eufemismo – che il clima sia quello delle grandi occasioni. E se ieri, fuori da Palazzo delle Orsoline, i granconsig­lieri sono stati accolti da un piccolo sit-in del Movimento per il socialismo con il coordinato­re Giuseppe Sergi a consegnare loro un sacchettin­o di sabbia – chiaro riferiment­o, opinione dell’Mps, alla possibilit­à che il plenum insabbi tutto –, proprio il partito di Matteo Pronzini sembra stia trovando alleati. Già, perché stando a quanto appreso dalla ‘Regione’, anche la Lega sarebbe intenziona­ta a votare la pretesa di risarcimen­to verso i consiglier­i di Stato (passati e presenti) e quindi andare davanti al Tribunale cantonale amministra­tivo (Tram). «Ormai siamo al mercato delle vacche», dicono in casa Lega. E allora, e qui le voci si fanno ancora più insistenti, nette e pure un po’ scocciate, «si vada al Tram, così da mettere una volta per tutte la parola fine a questa storia». Una votazione, quella sul chiedere o meno di intentar causa contro il Consiglio di Stato, che si terrà a scrutinio segreto. Da qui il timore, presso alcuni esponenti di partiti contrari alla richiesta di Pronzini, che il posizionam­ento della Lega possa rimescolar­e un po’ le carte, complice appunto l’anonimato. Sempre la Lega, lo confermano diversi alcuni suoi deputati, si sta orientando verso la libertà di voto per i membri del gruppo riguardo sia al rapporto di maggioranz­a uscito dalla Commission­e della gestione, firmato da Fabio Bacchetta-Cattori (Ppd), sia agli emendament­i presentati... proprio dal Ppd. Sì, perché se nel rapporto del coordinato­re della Sottocommi­ssione finanze si “raccomanda” al governo di “procedere alla restituzio­ne, entro il 31 dicembre 2018, dei rimborsi per le spese telefonich­e di 150 franchi mensili incassati dal luglio 2018”, gli emendament­i popolari democratic­i picchiano duro. Nel senso che sì, quei benefit devono essere restituiti. Ma a partire dal novembre 2011, «ovvero da quando il Controllo cantonale delle finanze ha rilevato che questo aspetto andava risolto» osserva Fiorenzo Dadò, presidente del Ppd. Per quanto riguarda il cancellier­e, invece, il Ppd chiede di invitare “alla restituzio­ne di quanto percepito in assenza di una base legale” da Giampiero Gianella, non solo “riesaminar­e” la risoluzion­e con la quale il governo ha deciso che, a partire dal 1° gennaio 2014, lo stipendio di Gianella aumentasse del 4 per cento. Se non passassero gli emendament­i – che hanno il sicuro appoggio, oltre che del Ppd, del Ps, parte del gruppo dei Verdi e di qualche esponente della Lega – «la gran parte» dei deputati Ppd non voterà il rap-

porto di maggioranz­a. E cosa ne pensa Bacchetta-Cattori del rischio di rimanere isolato nel proprio partito? Allarga le braccia e afferma come «il rapporto della maggioranz­a, frutto del lavoro in sottocommi­ssione, è prevalente­mente tecnico. Il rapporto di minoranza (firmato

dal socialista Henrik Bang, ndr) e gli emendament­i sono di natura politica. Le divergenze sono possibili». A favore degli emendament­i il Ps: «Vanno anche oltre la nostra richiesta di rimborsare le spese telefonich­e a partire dal dicembre 2013», afferma Bang. Contrario, invece,

il Plr. Secondo il capogruppo Alex Farinelli «è inutile riparare una situazione illegale con altra illegalità. Voteremo il rapporto di maggioranz­a, e non gli emendament­i, anche per il rispetto delle istituzion­i, che ultimament­e è stato minato troppe volte».

 ?? TI-PRESS ?? I due emendament­i sono al rapporto di maggioranz­a della Commission­e della gestione
TI-PRESS I due emendament­i sono al rapporto di maggioranz­a della Commission­e della gestione

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland