Sangue sul mercatino di Natale
Un uomo apre il fuoco in pieno centro a Strasburgo, almeno quattro morti e una decina di feriti Non ci sono dubbi sulla natura terrorista dell’attacco. L’attentatore era noto alla polizia come elemento ‘radicalizzato’.
Parigi – Era già stato identificato come elemento “radicalizzato” l’attentatore che ieri sera ha ucciso almeno quattro persone e ferite una decina in un mercatino natalizio a Strasburgo (il più antico di Francia). La natura della sparatoria, avvenuta poco dopo le 20, è stata presto confermata, fugando i primi dubbi. L’attentatore, Cherif C., ventinovenne, nato a Strasburgo e conosciuto anche come criminale comune, era già sfuggito in mattinata a un controllo di polizia. Ieri sera ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco nella rue del Grandes Arcades, presso la Place Kleber, dove si trova il mercatino (uno dei molti che attirano ogni anno due milioni di visitatori), per poi darsi alla fuga in direzione della Grand’Rue, dove testimoni avrebbero udito altri spari. Sembra anche certo che tra l’attentatore e i primi agenti intervenuti sul posto ci sia stato uno scambio di tiri. La polizia ha isolato la zona per un raggio di circa 200 metri attorno a piazza Gutenberg. Fonti della stampa locale hanno riportato che la polizia ha circondato alcuni edifici dove l’uomo si sarebbe asserragliato. Il sindaco di Strasburgo Roland Ries, che già aveva riconosciuto l’impossibilità di garantire l’assoluta sicurezza dei visitatori nonostante un importante apparato di prevenzione, ha invitato cittadini e turisti a non uscire in strada. È ancora presto per sapere se l’attentatore ha agito da solo o se il suo era un atto pianificato da una rete di complici. Già nel 2016, tuttavia, i servizi di sicurezza avevano sventato un piano terrorista ai danni degli stessi mercatini. Strasburgo è da tempo nel mirino dei terroristi. Nel maggio 2014, venne smantellata una rete jihadista: anche in quel caso si trattava di sette persone che avevano combattuto in Siria tra il dicembre 2013 e l’aprile 2014. Tra loro anche Karim Mohamed-Aggad, il cui fratello Foued venne successivamente identificato come uno dei kamikaze del Bataclan. E ancora nel 2000 il mercato era stato individuato come bersaglio di un progetto di attentato: quattro algerini, poi condannati a pene tra i dieci e i dodici anni dal tribunale di Francoforte, avevano progettato di piazzare una bomba alla vigilia del Capodanno 2001 davanti alla Cattedrale, ma la strage fu evitata grazie alle informazioni fornite dai Servizi segreti tedeschi. Il presidente Emmanuel Macron ha lasciato in anticipo un ricevimento in corso all’Eliseo per seguire personalmente i fatti nella città alsaziana.