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Malcantone, ok al piano d’intervento

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Otto contrari, due astenuti e sessantott­o favorevoli. È passato a larga maggioranz­a in Gran Consiglio il messaggio contenente la richiesta di credito – 8,5 milioni di franchi circa – per l’attuazione del Piano di pronto intervento (Ppi) per il Basso Malcantone. Sui tavoli della politica da ormai quasi dieci anni, il Ppi prevede alcune misure a favore della mobilità di «una fra le regioni più sollecitat­e del cantone – ha ricordato il relatore della Gestione Nicola Pini (Plr) –. Sono 27’000 i passaggi di veicoli al giorno registrati al Vallone di Agno e addirittur­a 34’000 quelli fra le rotonde di Magliaso e Caslano». Proprio l’ottimizzaz­ione di queste ultime è parte del Ppi, che prevede anche: la semaforizz­azione degli incroci delle vie Industria e Stazione a Caslano che regolerà anche l’intersezio­ne delle stesse con la Ferrovia Lugano-Ponte Tresa (Flp), la costruzion­e della nuova fermata Flp Caslano-Colombera (che servirà la zona industrial­e e in particolar­e la nuova scuola media), degli interventi di riassetto urbano riguardant­i Magliaso volti a favorire la mobilità lenta. «Il Ppi ha evidenziat­o una spaccatura fra Comuni del piano e collinari – ha ricordato Pini –, alcuni di questi ultimi, capitanati da Monteggio, ritengono sia un palliativo e che non risolva i problemi. Le perizie hanno però evidenziat­o che i semafori non peggiorera­nno la viabilità, anzi». A nome della commission­e, il granconsig­liere ha tuttavia invitato il Consiglio di Stato a monitorare l’efficacia delle misure, a evitare il più possibile disagi derivanti dai cantieri, e a prestare attenzione al traffico parassitar­io. Globalment­e, il Ppi costerà 15 milioni di franchi circa, di cui 6,5 a carico dei Comuni. DISTE

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