Chiasso sarà ancora un polo?
La maggioranza evidenzia la ‘chiara sterzata a una politica culturale che rischiava di venir messa seriamente in discussione’
È solo la maggioranza della Commissione della Gestione ad avere apprezzato gli sforzi fatti dal Municipio di Chiasso per contenere il fabbisogno (indicato in 33’828’200 franchi, in diminuzione di 680’100 franchi). La seduta di Consiglio comunale di lunedì 17 dicembre sarà densa: oltre ai messaggi in sospeso – uno su tutti le modifiche del Regolamento comunale sulla partecipazione delle famiglie alle prestazioni dell’istituto scolastico – sui banchi del legislativo arriverà anche il preventivo 2019, che stima un disavanzo di 28’200 franchi. “Ci si domanda se un lavoro minuzioso nell’allestimento del preventivo sia davvero stato fatto – si legge nel rapporto di minoranza firmato dagli esponenti del gruppo Lega-Udc-Ind. –. Non vorremmo fosse stato allestito con manica larga così da non dover eseguire tagli durante l’anno, creando malumori tra i propri capi servizi”. La maggioranza – la firma di Marco Ferrazzini è con riserva “per il ruolo della IQ Center”, la ditta di consulenza esterna con la quale sono state elaborate le misure di risparmio – ricorda che la commissione “aveva espressamente chiesto di non mettere in atto misure di risparmio che avrebbero penalizzato le famiglie”. Nonostante sia “quantomeno imbarazzante” esprimersi sulla tassa di refezione, “non si può non segnalare un certo dinamismo da parte del Municipio nel voler provare a trovare misure di risparmio”. Avere riportato il fabbisogno sotto i 34 milioni ridà “moderata fiducia per il futuro”. Per gli esponenti della minoranza, il preventivo 2019 non segna quel “radicale cambiamento richiesto da inizio legislatura. Indicatore di uno scarso impegno da parte del Municipio nel voler contenere se non addirittura diminuire le spese”. La situazione di Chiasso, i commissari di maggioranza non lo nascondono, “è estremamente delicata, e per poter risolvere i problemi attuali e futuri sarà fondamentale che il Municipio capisca che il dialogo tra i vari attori istituzionali è indispensabile”. Sarà fondamentale “capire se Chiasso potrà o meno giocare il ruolo di città polo nel distretto”. Anche la minoranza punta l’indice sulla comunicazione tra Municipio e legislativo, definendola “lacunosa e poco producente. Solo dopo varie richieste e all’ultimo minuto, ci si è finalmente seduti tutti al tavolo per definire le future strategie”. Strategie che per gli esponenti della Lega potevano già essere inserite nel documento “se solo ci fosse stata da parte del Municipio la maggiore volontà di collaborare con una commissione che vuole il bene del cittadino e non vuole assolutamente essere solamente critica”. Tra le osservazioni ai singoli dicasteri, per la prima volta da anni compare un apprezzamento per le attività culturali, i cui conti sono stati ridotti del 12,4%, definito “quello che meglio ha operato nella stesura di questo preventivo, dando una chiara sterzata a una politica culturale che rischiava di venir messa seriamente in discussione”.
Mendrisio, la riflessione è ‘urgente’
A Mendrisio è “urgente la necessità di approfondire le possibili conseguenze di un aumento della pressione fiscale e delle possibili misure di risparmio nei singoli dicasteri”. È quanto sostiene la Commissione della Gestione nel rapporto unanime di Giovanni Poloni (Plr) sui preventivi, all’ordine del giorno della seduta di Consiglio comunale di lunedì 17. La richiesta è quella di presentare al legislativo delle varianti a Piano finanziario e Piano delle opere da discutere all’interno dei gruppi politici. Per il prossimo anno il Municipio guidato da Samuele Cavadini propone di confermare il moltiplicatore al 75 per cento. Il disavanzo di 3,9 milioni verrà coperto grazie al capitale proprio di 23,87 milioni. L’ipotesi di un incremento di 5 punti “porterebbe il divario con il Comune limitrofo di Stabio (fissato al 65%) a ben 15 punti percentuali”. Una differenza che “potrebbe spingere alcune società a dislocare per ragioni di ottimizzazione fiscale: sarebbe infatti sufficiente la perdita di altri contribuenti importanti per causare un calo del gettito di alcuni milioni”.