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Abusi, condannata la Diocesi

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Con una sentenza che potrebbe fare giurisprud­enza i giudici del Tribunale civile di Como hanno condannato la Diocesi lariana e la parrocchia di Laglio a risarcire una vittima di abusi sessuali da parte di un sacerdote che all’epoca dei fatti – fra il 2003 e il 2004 – era parroco del comune del basso Lario. La sentenza di primo grado a Como, che stabiliva l’entità del risarcimen­to alla vittima e ai suoi genitori, risale all’inizio dell’anno. Confermata dai giudici della Corte d’Appello di Milano, non essendo stata impugnata, è dunque diventata definitiva e ciò ha consentito di conoscere le motivazion­i che sono alla base della sentenza che impone a Diocesi lariana e parrocchia di Laglio di risarcire la vittima che allora aveva 11 anni. Il sacerdote, in sede penale, era stato condannato a 8 anni di reclusione. Per quanto riguarda la Diocesi, invece, i giudici fanno notare come “il diritto canonico ponga in capo al Vescovo pregnanti doveri di vigilanza, controllo e direzione di tutta la Diocesi, comprese le parrocchie”; per cui il parroco “pur non essendo legato da vincoli di lavoro subordinat­o con la Diocesi, è soggetto al potere di indirizzo e di controllo del Vescovo, il quale rappresent­a la Diocesi, ed in ciò si sostanzia il rapporto di predisposi­zione che giustifica la decisione”. La responsabi­lità dell’Ente religioso (la parrocchia di Laglio) “che sosteneva di essere lui stesso parte lesa per colpa del comportame­nto del parroco” deriva dal “ruolo centrale del parroco e nella gestione e nell’amministra­zione della parrocchia”. Non è dato sapere a quanto ammonta il risarcimen­to. In sede penale i giudici del Tribunale di Como, nel settembre 2007, oltre alla reclusione di 8 anni, avevano condannato il sacerdote a pagare una provvision­ale di 120mila euro alla vittima degli abusi e 30mila euro a testa ai suoi genitori. M.M.

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