Porsche 911
È pronta l’ottava generazione della Porsche più iconica: svettano il design straordinariamente incisivo, a metà tra tradizione e innovazione, nonché la forte vocazione alla digitalizzazione. Su strada già a marzo 2019, nelle versioni Coupé S e 4S da 450
La miscela tra indissolubile tradizione e necessaria evoluzione è sempre la stessa, ma questa volta la 911 ultima serie (992) sembra incarnare il mito dell’Araba Fenice, tornando a rivivere nella forma forse più affascinante e sorprendente di sempre. Presentata in gran spolvero al Salone dell’Automobile di Los Angeles, la vettura resta fedele al caratteristico design e all’irrinunciabile motore boxer a sbalzo dietro l’asse posteriore, per il resto è quasi rivoluzionaria. Partendo proprio dalle linee, evolute in forma radicale: la nuova 911 è più larga e adotta una misura unica per tutte le varianti di potenza e trasmissione, con incremento nelle “spalle” nell’ordine dei 44 mm al posteriore e di 45 mm anteriormente. I passaruota sono vistosamente maggiorati per poter accogliere ruote significativamente ingrandite, di diametro differenziato tra gli assi: fino a 20 pollici all’avantreno e a 21” al retrotreno. Non soltanto per distribuire a dovere le prestazioni in crescita, ma anche per ottenere un maggior effetto aerodinamico dal fondo della macchina. Spicca la notevole muscolarità: possente ma elegante davanti, con il cofano più basso e allungato, fianchi un po’ più stretti corredati di maniglie elettriche a scomparsa e retrotreno possente. Lo stesso spoiler a regolazione variabile vanta una larghezza decisamente maggiorata. La carrozzeria è realizzata in gran parte in alluminio, con modifiche anche alle sospensioni nell’ottica di ottenere un guadagno di agilità nel misto stretto ed una superiore stabilità ad alta velocità. Evoluzione consistente per il motore boxer: le prime versioni presentate – e successivamente commercializzate, con prime consegne da marzo 2019 – sono le S a due o quattro ruote motrici con carrozzeria Coupé, equipaggiate del 3.0 sei cilindri contrapposti biturbo potenziato di 30 cv per raggiungere la ragguardevole quota di 450 cv a 6’500 giri. Il risultato è reso possibile dalla nuova iniezione con elementi piezoelettrici, dal posizionamento rivisto dei nuovi turbocompressori e dal più efficiente raffreddamento dell’aria di sovralimentazione.
La 911 torna a rivivere nella forma forse più affascinante e sorprendente di sempre
La coppia massima è invariata a 500 Nm sulla S, mentre la 4S aggiunge ulteriori 30 Nm toccando 530 Nm da 2’300 a 5’000 giri. Nuova inoltre la trasmissione automatica a doppia frizione, ora dotata di otto rapporti con differente scalatura delle varie velocità. In combinazione al pacchetto Sport Chrono, che consente un ulteriore guadagno di due decimi, la capacità di accelerazione delle nuove 911 Carrera S presenta “numeri” di tutto rispetto: da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi per la S e in 3,4 secondi per la 4S, 6 decimi in meno rispetto al modello uscente. Altrettanto elevate le velocità massime, 308 km/h per la S e 306 km/h per la 4S. La massiccia digitalizzazione prende possesso anche della 911, partendo dagli stessi ausili attivi alla guida in sicurezza – al completo – tra i quali spiccano la funzione autonoma Emergency Assist nonché la visione notturna con termocamera. L’anteprima mondiale la guadagna però l’innovativa modalità di marcia Wet (bagnato), che fa parte della dotazione di serie su tutte le versioni: questa funzione è in grado di rilevare la quantità di acqua presente sulla strada tramite specifici sensori nei passaruota, modificando automaticamente i sistemi di controllo secondo logiche specifiche adatte alla minor aderenza ed invitando il conducente ad impostare ulteriori regolazioni dell’auto alla marcia su pioggia battente. L’arredo dell’abitacolo abbraccia linee tese con strumentazione pressoché interamente incassata, ispirate secondo la Casa ai modelli anni 70; di analogico resta unicamente il grande contagiri centrale, mentre i lati dello stesso cruscotto sono occupati da due schermi digitali, cui si aggiunge quello centrale a sfioramento da ben 10,9 pollici di diagonale. La leva del cambio automatico è minimalista, davvero miniaturizzata. Con la seduta ci si sistema 5 mm ancora più in basso, con contenimento delle spalle più accentuato. L’impianto di navigazione/infotainment adotta la connettività permanente con inediti servizi e funzionalità, inclusa la navigazione sempre connessa basata su scambio dati bidirezionale tra veicolo e centrale di informazioni.