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Sequestrat­i 21 cani e tre tartarughe

Imprendito­re sorpreso dai doganieri mentre importava abusivamen­te tre esemplari giganti protetti Le ha comprate nel Nord Italia violando le procedure internazio­nali previste anche dalla Confederaz­ione. Una era malconcia ed è stata soppressa.

- Di Marino Molinaro

La Polcom di Locarno ha scoperto in un appartamen­to 21 cani in condizioni precarie. Nel Bellinzone­se denunciato un uomo che ha importato tre tartarughe giganti violando la legge.

Lo hanno fermato nottetempo i doganieri ticinesi durante un controllo effettuato sul territorio. Al volante di un furgone da cantiere – che poco prima aveva lasciato l’autostrada italiana per entrare da un valico minore incustodit­o del Mendrisiot­to e non da quello principale sempre presidiato – c’era un imprendito­re del Bellinzone­se. Sul bancale posteriore, posizionat­e alla bell’e meglio fra delle plastiche, i doganieri hanno scoperto tre esemplari quasi adulti di tartaruga sulcata lunghi più di mezzo metro e dal peso superiore ai 50 chilogramm­i. Si tratta della specie più grande originaria del continente africano: a differenza di altre testuggini di terra non va in letargo e provenendo da un clima secco e molto caldo necessita alle nostre latitudini di ampi spazi coperti, chiusi e ben riscaldati durante l’inverno. Pena il facile insorgere di malattie alle vie respirator­ie. L’importazio­ne in Svizzera, come per moltissimi altri animali selvatici, soggiace a disposizio­ni valide sul piano internazio­nale e fatte proprie dalla Confederaz­ione (cfr. articolo a destra). Nessuna delle disposizio­ni previste era stata rispettata dall’uomo fermato: non aveva chiesto informazio­ni né autorizzaz­ioni alle autorità veterinari­e, non aveva seguito la formazione teorica e pratica necessaria ad apprendere le modalità di tenuta e alimentazi­one, né disponeva delle strutture adeguate. Inoltre uno dei tre esemplari appariva molto sofferente a causa di gravi ustioni subite in precedenza a causa di un incendio.

Multa e querela in vista

La scoperta risale allo scorso mese di giugno e attualment­e la procedura di contravven­zione (multa in vista) è ancora aperta, anche a seguito di opposizion­i e ricorsi interposti dal diretto interessat­o. La competenza è dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinari­a che ha inizialmen­te confermato il sequestro a domicilio dei tre esemplari deciso dalle autorità doganali. Il titolare, che li aveva comprati nel Nord Italia e trasportat­i personalme­nte con l’intenzione di tenerli a casa, ha poi deciso autonomame­nte (infrangend­o l’ordine di sequestro) di consegnare la tartaruga ustionata a una protezione animali. La quale, non sapendo bene cosa fare, ha chiesto lumi all’Ufficio del veterinari­o cantonale che ha deciso il trasferime­nto alla Clinica per animali esotici di Zurigo. Dove, considerat­o il grave stato di salute, la tartaruga è stata infine addormenta­ta. Dal canto suo l’Ufficio federale di veterinari­a ha confermato la confisca e fatto trasferire gli altri due esemplari in una struttura abilitata d’Oltralpe. Mentre il

veterinari­o cantonale Luca Bacciarini intende depositare in Procura una querela penale per violazione della Legge federale sugli animali: per maltrattam­enti, considerat­a l’inadeguata modalità di trasporto sul furgone, e per mancate cure all’animale ustionato. Questo caso di importazio­ne illecita non è ovviamente isolato, ma rappresent­a

uno dei più clamorosi registrati in Ticino nel corso dell’anno che sta per finire. Ed è utile a sensibiliz­zare la gente nell’avvicinars­i del Natale, quando acquisti e regali azzardati e presi alla leggera possono facilmente trasformar­si in seri grattacapi per persone e animali. Un buon consiglio, inoltre, è diffidare dagli acquisti di animali tramite siti internet.

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La specie Sulcata: l’importazio­ne soggiace a restrizion­i anti-abusi

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