Una migliore protezione delle fotografie
Prime decisioni del Nazionale sulla legge sul diritto d’autore. Oggi si parla di Replay-Tv.
La legislazione sul diritto d’autore va aggiornata agli sviluppi tecnologici e completata con nuove misure per lottare contro la pirateria su internet. Il Consiglio nazionale ieri è entrato in materia sulla revisione della relativa legge e ha preso le prime decisioni. Per mancanza di tempo la Camera del popolo non ha potuto terminare l’esame del dossier: l’attesa discussione sulle limitazioni alla Replay-Tv e sulla lotta alla pirateria online sono slittate a stamane. La nuova normativa si prefigge di rafforzare i diritti e gli interessi degli operatori culturali e dell’industria culturale e di lottare contro la pirateria online, senza criminalizzare gli utenti di internet. Le misure previste sono dirette infatti contro coloro che rendono accessibili in maniera illegale dei contenuti, non contro i loro consumatori. Chi ad esempio scarica un brano musicale potrà continuare a farlo e se ne fa un uso personale non verrà sanzionato. Il progetto ha una lunga storia alle spalle. Il Consiglio federale ha costruito la sua proposta sul compromesso raggiunto in seno a un gruppo di lavoro nel quale erano rappresentati tutti i principali attori, dagli operatori culturali ai produttori, dai provider ai consumatori. In gioco vi sono interessi spesso divergenti, talmente divergenti che mettere mano a questa revisione – o meglio, rimettere in discussione un «fragile compromesso» che è il «minimo comun denominatore», ha detto Philippe Bauer (Plr/Ne) – sarebbe un po’ come un elefante che si muove in una cristalleria, ha fatto notare l’ecologista ginevrina Lisa Mazzone. Il Nazionale ha preferito non giocare col fuoco. L’entrata in materia è avvenuta tacitamente. In seguito la Camera del popolo ha deciso di estendere la protezione a tutte le fotografie, distinguendole chiaramente da altri tipi di immagine (fotocopie, fotogrammi radar ecc.). La commissione preparatoria avrebbe voluto migliorare ulteriormente questa protezione. Alla fine – grazie a un emendamento di Giovanni Merlini (Plr) – ha prevalso la versione governativa. Il Nazionale non ha ancora avuto il tempo di discutere delle nuove disposizioni sulla Replay-Tv. La commissione vorrebbe, nella tv in differita, subordinare la possibilità di saltare la pubblicità al consenso dell’emittente televisiva interessata. Il nocciolo della questione riguarda gli introiti pubblicitari e l’ammontare degli indennizzi che gli operatori via cavo versano all’organizzazione che rappresenta collettivamente le emittenti. La fruizione della tv in modalità differita cresce rapidamente. Secondo la comunità di interessi Radio e Televisione, a trarne vantaggio non sono tuttavia le emittenti, quanto gli operatori di servizi tv (Upc, Sunrise, Swisscom ecc.). Secondo questi ultimi non è invece vero che le tv hanno subito un calo delle entrate pubblicitarie. Anche le associazioni dei consumatori criticano l’emendamento.