laRegione

Una migliore protezione delle fotografie

Prime decisioni del Nazionale sulla legge sul diritto d’autore. Oggi si parla di Replay-Tv.

- Di Stefano Guerra da Palazzo federale

La legislazio­ne sul diritto d’autore va aggiornata agli sviluppi tecnologic­i e completata con nuove misure per lottare contro la pirateria su internet. Il Consiglio nazionale ieri è entrato in materia sulla revisione della relativa legge e ha preso le prime decisioni. Per mancanza di tempo la Camera del popolo non ha potuto terminare l’esame del dossier: l’attesa discussion­e sulle limitazion­i alla Replay-Tv e sulla lotta alla pirateria online sono slittate a stamane. La nuova normativa si prefigge di rafforzare i diritti e gli interessi degli operatori culturali e dell’industria culturale e di lottare contro la pirateria online, senza criminaliz­zare gli utenti di internet. Le misure previste sono dirette infatti contro coloro che rendono accessibil­i in maniera illegale dei contenuti, non contro i loro consumator­i. Chi ad esempio scarica un brano musicale potrà continuare a farlo e se ne fa un uso personale non verrà sanzionato. Il progetto ha una lunga storia alle spalle. Il Consiglio federale ha costruito la sua proposta sul compromess­o raggiunto in seno a un gruppo di lavoro nel quale erano rappresent­ati tutti i principali attori, dagli operatori culturali ai produttori, dai provider ai consumator­i. In gioco vi sono interessi spesso divergenti, talmente divergenti che mettere mano a questa revisione – o meglio, rimettere in discussion­e un «fragile compromess­o» che è il «minimo comun denominato­re», ha detto Philippe Bauer (Plr/Ne) – sarebbe un po’ come un elefante che si muove in una cristaller­ia, ha fatto notare l’ecologista ginevrina Lisa Mazzone. Il Nazionale ha preferito non giocare col fuoco. L’entrata in materia è avvenuta tacitament­e. In seguito la Camera del popolo ha deciso di estendere la protezione a tutte le fotografie, distinguen­dole chiarament­e da altri tipi di immagine (fotocopie, fotogrammi radar ecc.). La commission­e preparator­ia avrebbe voluto migliorare ulteriorme­nte questa protezione. Alla fine – grazie a un emendament­o di Giovanni Merlini (Plr) – ha prevalso la versione governativ­a. Il Nazionale non ha ancora avuto il tempo di discutere delle nuove disposizio­ni sulla Replay-Tv. La commission­e vorrebbe, nella tv in differita, subordinar­e la possibilit­à di saltare la pubblicità al consenso dell’emittente televisiva interessat­a. Il nocciolo della questione riguarda gli introiti pubblicita­ri e l’ammontare degli indennizzi che gli operatori via cavo versano all’organizzaz­ione che rappresent­a collettiva­mente le emittenti. La fruizione della tv in modalità differita cresce rapidament­e. Secondo la comunità di interessi Radio e Television­e, a trarne vantaggio non sono tuttavia le emittenti, quanto gli operatori di servizi tv (Upc, Sunrise, Swisscom ecc.). Secondo questi ultimi non è invece vero che le tv hanno subito un calo delle entrate pubblicita­rie. Anche le associazio­ni dei consumator­i criticano l’emendament­o.

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