Il Senato sfida Trump: via dall’alleanza con i Sauditi Prima intesa per gli aiuti umanitari allo Yemen
Washington – Schiaffo del Senato a maggioranza repubblicana a Donald Trump. I senatori hanno approvato una risoluzione che condanna l’uccisione di Jamal Khashoggi e afferma che dietro la sua morte c’è il principe ereditario saudita Mohammed bin Salman. Nello stesso solco e per tale ragione, la risoluzione che sollecita il ritiro dell’appoggio statunitense alla coalizione saudita in Yemen. Iniziativa, questa, approvata con 56 voti a favore e 41 contrari. La doppia sfida a Trump è giunta nello stesso giorno in cui il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres ha potuto annunciare una intesa tra insorti Huthi, considerati vicini all’Iran, e forze lealiste filo-saudite. L’accordo, raggiunto nei negoziati in Svezia, dovrebbe consentire l’accesso degli indispensabili aiuti umanitari al porto di Hudayda, sul Mar Rosso. L’insurrezione Huthi risale al 2004, ma formalmente la guerra tra la Coalizione araba a guida saudita e gli insorti è iniziata nel 2015, con l’avvio dei raid aerei di Riad e dei suoi alleati sulle aree controllate dagli stessi Huthi, che controllano anche la capitale Sanaa. L’accordo garantisce che Hudayda e Taiz siano luoghi di una tregua che consenta l’accesso di aiuti umanitari e la messa in sicurezza di centinaia di migliaia di civili. L’intesa prevede anche il ritiro in pochi giorni delle milizie Huthi dal porto di Hudayda. Le forze lealiste, parte della Coalizione araba di cui fanno parte gli Emirati Arabi Uniti, dovranno dunque cessare l’assedio e gli attacchi aerei.