Again a Merry Crisis and a Happy New Fear
«Un dialogo fra due visioni distanti – geograficamente; ndr – ma vicine nella sensibilità» perché della stessa generazione, spiega dall’altro capo della cornetta Elisa Rusca, curatrice dell’allestimento alla Rada di Locarno “A Merry Crisis and a Happy New Fear (Again)”, che sarà inaugurata questa sera alle 18. L’esposizione – visitabile da sabato 15 dicembre al 20 gennaio 2019 – propone i lavori recenti dell’artista svizzero Augustin Rebetez [dettaglio di “Untitled”, immagine a sinistra] e dell’artista polacco Luka Ray- ski [dettaglio di “Untitled (Arabische Pferde)”, a destra]. «La loro sensibilità è legata a una sorta di angoscia per il momento contemporaneo che stiamo vivendo». La ricerca di entrambi presenta «tutti i mostri che di solito cerchiamo di non vedere nel quotidiano». Il titolo «è un’appropriazione: la frase circola da parecchi anni, ho voluto inserire fra parentesi un “Again” proprio per sottolineare che sono anni che la situazione non cambia». Una frase “stagionale” per una mostra che si carica ulteriormente di senso in questo periodo: «Durante le feste questa schizofrenia contemporanea è più evidente, ma ovviamente riguarda una condizione perenne... per questo c’è “Again”». Entrambi gli artisti “esplorano la sovversione dei codici estetici della bellezza attraverso stati d’animo che oscillano tra allucinazioni e rêverie (...). Insolenti e sarcastici, Rebetez e Rayski ci fanno entrare nei loro mondi alternativi seducendoci con dolce brutalità e caustica bellezza”. E lo fanno attraverso la multidisciplinarità: «Sono iperattivi e lavorano su più media. Augustin è fotografo, ma lavora anche con video, pittura e disegno. Dal canto suo, Luka è illustratore, ma dipinge lavorando con diversi materiali». Questa collaborazione continuerà, come anticipa Elisa: «La mostra verrà allestita anche a Varsavia, il prossimo anno». Info: www.larada.ch. STO