Dario Cologna ha un vuoto da colmare a Davos
26 vittorie in Coppa del mondo, quattro titoli olimpici, altrettanti Tour de Ski e una medaglia d’oro mondiale, ma ancora nessuna vittoria nel suo paese d’adozione, Davos. È il paradosso che Dario Cologna cercherà di “sistemare” questo weekend nel suo canton Grigioni, dove fa tappa appunto la Cdm e dove a due riprese il 32enne della Val Monastero ha solo flirtato con la vittoria – tra il 2013 e il 2014 ha conquistato tre secondi posti (due nella 15 km e uno pure nello sprint), mentre l’anno scorso ha invece chiuso quinto la 15 km). Posizionato a inizio stagione, l’appuntamento tappa di Davos arriva forse sempre un po’ presto per il grigionese, che imposta la sua preparazione in funzione dei grandi obiettivi stagionali, vale a dire Tour de Ski (al via il 29 dicembre da Dobbiaco), Mondiali (19-3 marzo 2019) e Giochi Olimpici. Non a caso Cologna non prenderà parte allo sprint di domani, concentrandosi sulla 15 km del giorno successivo (4° due settimane fa a Lillehammer sulla stessa distanza). Per la gara veloce le speranze rossocrociate saranno quindi principalmente riposte nel 27enne vodese Jovian Hediger, issatosi sì fino in semifinale a Ruka, ma capace di non andare oltre a un 50esimo posto in Norvegia nella gara disputata a stile libero, come sarà il caso domani. In campo femminile, le specialiste elvetiche dello sprint Laurien van der Graaff e Nadine Fähndrich hanno dal canto loro un conto aperto con Davos: la ragazza di origine olandese, ma cresciuta proprio nei grigioni, non supera i quarti di finale dal 2014 (6ª), mentre la lucernese non è mai riuscita a raggiungere il penultimo atto.