‘Il tempo è scarso: pochi input, ma precisi’
Mauro Lustrinelli sa già quali sono i nomi forti della prossima selezione... «Conto di avere un asse centrale molto ben strutturato e, per il momento, sembra essere il caso con Cömart, Bajrami e Toma. A livello di portieri punto molto su Recioppi, in forza al Lione, mentre davanti possiamo appoggiarci su Zeqiri, attualmente al Losanna e sul giovane talento Gonzalez (classe 2000) del Manchester City. Sembra essere un buon gruppo, ma dovrà giocoforza crescere e maturare con il passare dei mesi». E assieme a loro crescerà pure Mauro Lustrinelli, nominato in via ufficiale alla testa della U21 soltanto lo scorso giugno dopo un periodo di interinato... «Per me si tratta di un’esperienza fantastica, è un orgoglio poter allenare i ragazzi svizzeri che un domani saranno la colonna portante della Nazionale A. Si tratta di un lavoro diverso rispetto a quello del tecnico di club, vedi i giocatori 40-50 giorni all’anno e non puoi incidere sulla loro formazione. Hai però la possibilità di dare la tua impronta in ambito gestionale e organizzativo. C’è pochissimo tempo a disposizione, per cui si è obbligati a fornire pochi input, ma precisi. L’idea per i prossimi mesi è di intensificare i rapporti con i giocatori e con i club: negli ultimi anni la U21 ha perso un po’ di appeal e penso debba ritrovare il suo giusto collocamento». Anche nella nuova covata saranno molti i ragazzi in possesso del doppio passaporto... «Circa il 70% della rosa. Ma non ci sono problemi: credo che la multiculturalità possa essere uno dei nostri punti forti. Se riusciamo a prendere il meglio da ogni cultura e canalizzarlo a favore della Nazionale potremo avere flessibilità e imprevedibilità».