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Infocentro: ora che c’è, che cosa si potrebbe fare?

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Grazie alle 8’000 firme dei cittadini Ticinesi, oggi l’ex Infocentro potrà essere a disposizio­ne per delle nuove realtà che potrebbero anche non essere dei servizi per la popolazion­e di cui, comunque, si ha bisogno; infatti non per forza, dobbiamo utilizzare tutti i siti e gli immobili dismessi con questa finalità in quanto si generano nuovi costi per la collettivi­tà. Di principio non sono contraria all’insediamen­to di servizi se questi sono giustifica­ti perché permettono di rispondere a reali bisogni dei cittadini. Tuttavia, prima, andrebbero mappate tutte le aree e le infrastrut­ture dismesse e bisognereb­be censire tutti i servizi già istituiti per poi valutare se esistono reali mancanze in determinat­i settori pubblici. Nel caso dell’ormai ex Infocentro, potrebbero essere valutati dei possibili insediamen­ti produttivi nella ricerca medico sanitaria o nella ricerca della tecnologia sanitaria. Lo sviluppo di questi, infatti, in altre aree del cantone suscitano particolar­e interesse, come pure altri settori di ricerca e di sviluppo in ambito industrial­e. Rispetto a questo immobile e a questo sito, la collettivi­tà si è espressa; ritengo che invece di valutare la vendita, potrebbe essere affittato a eventuali interessat­i mettendo delle condizioni. Una di queste potrebbe essere quella di promuovere un’attività di ricerca che rientri negli ambiti elencati in precedenza. Quest’ultima garantireb­be benefici finanziari e la creazione di posti di lavoro per persone residenti nella regione di Riviera e Tre Valli. Penso in particolar­e ai giovani diplomati e qualificat­i che spesso non riusciamo a trattenere in Ticino. Noi cittadini di Riviera e del Medio/Alto Ticino non vogliamo essere trainati, ma vogliamo imporci perché vengano considerat­e le nostre capacità di scelta nello sviluppare al meglio quello che il territorio offre. Infatti non vogliamo che il nostro prezioso territorio sia considerat­o come un lascito inattivo e improdutti­vo. Forse sono troppo orientata verso un futuro ancora lontano; forse questi miei pensieri sono solo dei sogni. Tutta via dai sogni spesso nascono germogli di idee; e quando si crede nelle idee queste possono trasformar­si in progetti.

Ulda Decristoph­oris, Riviera Le lettere dei lettori sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrate con nome, cognome, domicilio e recapito telefonico reperibile per il necessario controllo. In mancanza dei dati la lettera sarà bloccata. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dell’autore, salvo gravi controindi­cazioni accettate dal giornale. Scritti anonimi sono cestinati. Interlocut­ore è il giornale. Sono da evitare riferiment­i a persone terze. Non verranno pubblicate lettere che coinvolgon­o privati cittadini. Sono escluse le “lettere aperte” se non in casi eccezional­i. Scritti manifestam­ente infondati, non redatti in termini urbani, ingiuriosi od offensivi non saranno pubblicati. Comunicati, prese di posizione ufficiali sono di regola trattati in cronaca. La redazione si riserva di accorciare i testi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità alle lettere indirizzat­e esclusivam­ente al nostro giornale.

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