‘Vogliamo trovare la soluzione’
Primo incontro ‘positivo’ tra Ferrovia Monte Generoso e Ocst. Giovedì altra riunione e le proposte Chiarite le criticità e le ragioni dei nove licenziamenti. Il sindacato: ‘C’è apertura al dialogo’. L’azienda: ‘Siamo sulla strada giusta’.
Diradate un po’ le nubi, in Vetta al Monte Generoso potrebbe presto tornare il sereno. Dopo oltre due ore trascorse, ieri in tarda mattinata a Capolago, a tu per tu, direzione della Ferrovia Monte Generoso e Ocst sembrano aver messo le basi per un accordo. Il primo, portavoce del gruppo di persone (nove in tutto, impiegate a vario titolo al Fiore di Pietra) che a ottobre si sono viste rescindere il rapporto di lavoro, ha messo le carte in tavola, ma confida in un esito positivo (soprattutto per gli ex dipendenti). La seconda, al suo fianco Migros, dichiara con vigore la volontà di trovare una soluzione. Così sindacato e vertici dell’azienda, guidata da agosto da Lorenz Brügger, si sono lasciati con l’intenzione di tenersi in contatto e di rivedersi giovedì pomeriggio per un secondo incontro. Insomma, tempo 48 ore e si potrebbe scrivere la parola fine. Almeno sul piano della comunicazione le parti in campo sono già sulla stessa lunghezza d’onda: annotazione congiunta. Come è andata? «Abbiamo incontrato una direzione aperta al dialogo e pronta a trovare in modo tempestivo una soluzione condivisa – ci dice al termine della riunione Giorgio Fonio dell’Ocst, al suo fianco il collega Nenad Jovanovic –. In merito alla vicenda, l’azienda ha espresso le criticità che l’hanno indotta a prendere questa decisione». Una risoluzione sfociata, da un lato nei licenziamenti, dall’altro del mancato rinnovo dei contratti. Cosa vi aspettate per giovedì? «Siamo convinti che si possa arrivare a un risultato positivo e condiviso».
In cerca di un punto d’incontro
Certo la posizione della Ferrovia Monte Generoso, a cui il direttor Brügger ha dato voce a inizio gennaio, non cambia. Ed è stata ribadita e chiarita anche ieri al tavolo con il sindacato Organizzazione cristiano sociale, in particolare in merito alle ragioni che hanno portato alle misure adottate nei confronti dei nove ex impiegati. Il nodo gordiano resta la necessità di poter contare su personale preparato e competente per affrontare le sfide future e riconquistare le vette anche del gradimento e della presenza dei visitatori (obiettivo le 110-120mila unità). Una esigenza emersa dai sondaggi e dalle analisi condotte dal neodirettore. La questione, in ogni caso, è aperta. La direzione, ci conferma a sua volta Viviana Carfì, media&marketing manager, ieri al fianco del direttore, è decisa a individuare una soluzione. La prossima mossa ora è lasciata all’Ocst, da cui ci si attende una proposta, che sarà analizzata e comparata con gli intendimenti dell’azienda. Il compromesso sarà un’indennità di usci-
ta? I dettagli si conosceranno solo a intesa raggiunta. A questo punto delle trattative le parti hanno in comune, innanzitutto, l’auspicio, come ribadisce la manager, che dal secondo incontro esca la soluzione definitiva e condivisa da parte di tutti. Del resto, sin dai suoi esordi questo confronto fra azienda e sindacato non è da ascrivere tra le vertenze muro contro muro: qui si è data la precedenza all’ascolto reciproco. «Siamo sulla strada giusta», ci fanno capire dalla Ferrovia Monte Generoso. Nel Mendrisiotto, d’altro canto, si è ben consapevoli del valore che questa montagna riveste (in particolare nei cuori della gente) e del ruolo che la ferrovia a cremagliera (e ciò che le ruota attorno) ha sul territorio. Risulta, quindi, evidente la voglia di giungere a un punto di incontro; così da arrivare alla riapertura della stagione con le previsioni che volgono al... bello stabile (e non solo sul piano meteorologico).