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‘Vogliamo trovare la soluzione’

Primo incontro ‘positivo’ tra Ferrovia Monte Generoso e Ocst. Giovedì altra riunione e le proposte Chiarite le criticità e le ragioni dei nove licenziame­nti. Il sindacato: ‘C’è apertura al dialogo’. L’azienda: ‘Siamo sulla strada giusta’.

- Di Daniela Carugati

Diradate un po’ le nubi, in Vetta al Monte Generoso potrebbe presto tornare il sereno. Dopo oltre due ore trascorse, ieri in tarda mattinata a Capolago, a tu per tu, direzione della Ferrovia Monte Generoso e Ocst sembrano aver messo le basi per un accordo. Il primo, portavoce del gruppo di persone (nove in tutto, impiegate a vario titolo al Fiore di Pietra) che a ottobre si sono viste rescindere il rapporto di lavoro, ha messo le carte in tavola, ma confida in un esito positivo (soprattutt­o per gli ex dipendenti). La seconda, al suo fianco Migros, dichiara con vigore la volontà di trovare una soluzione. Così sindacato e vertici dell’azienda, guidata da agosto da Lorenz Brügger, si sono lasciati con l’intenzione di tenersi in contatto e di rivedersi giovedì pomeriggio per un secondo incontro. Insomma, tempo 48 ore e si potrebbe scrivere la parola fine. Almeno sul piano della comunicazi­one le parti in campo sono già sulla stessa lunghezza d’onda: annotazion­e congiunta. Come è andata? «Abbiamo incontrato una direzione aperta al dialogo e pronta a trovare in modo tempestivo una soluzione condivisa – ci dice al termine della riunione Giorgio Fonio dell’Ocst, al suo fianco il collega Nenad Jovanovic –. In merito alla vicenda, l’azienda ha espresso le criticità che l’hanno indotta a prendere questa decisione». Una risoluzion­e sfociata, da un lato nei licenziame­nti, dall’altro del mancato rinnovo dei contratti. Cosa vi aspettate per giovedì? «Siamo convinti che si possa arrivare a un risultato positivo e condiviso».

In cerca di un punto d’incontro

Certo la posizione della Ferrovia Monte Generoso, a cui il direttor Brügger ha dato voce a inizio gennaio, non cambia. Ed è stata ribadita e chiarita anche ieri al tavolo con il sindacato Organizzaz­ione cristiano sociale, in particolar­e in merito alle ragioni che hanno portato alle misure adottate nei confronti dei nove ex impiegati. Il nodo gordiano resta la necessità di poter contare su personale preparato e competente per affrontare le sfide future e riconquist­are le vette anche del gradimento e della presenza dei visitatori (obiettivo le 110-120mila unità). Una esigenza emersa dai sondaggi e dalle analisi condotte dal neodiretto­re. La questione, in ogni caso, è aperta. La direzione, ci conferma a sua volta Viviana Carfì, media&marketing manager, ieri al fianco del direttore, è decisa a individuar­e una soluzione. La prossima mossa ora è lasciata all’Ocst, da cui ci si attende una proposta, che sarà analizzata e comparata con gli intendimen­ti dell’azienda. Il compromess­o sarà un’indennità di usci-

ta? I dettagli si conosceran­no solo a intesa raggiunta. A questo punto delle trattative le parti hanno in comune, innanzitut­to, l’auspicio, come ribadisce la manager, che dal secondo incontro esca la soluzione definitiva e condivisa da parte di tutti. Del resto, sin dai suoi esordi questo confronto fra azienda e sindacato non è da ascrivere tra le vertenze muro contro muro: qui si è data la precedenza all’ascolto reciproco. «Siamo sulla strada giusta», ci fanno capire dalla Ferrovia Monte Generoso. Nel Mendrisiot­to, d’altro canto, si è ben consapevol­i del valore che questa montagna riveste (in particolar­e nei cuori della gente) e del ruolo che la ferrovia a cremaglier­a (e ciò che le ruota attorno) ha sul territorio. Risulta, quindi, evidente la voglia di giungere a un punto di incontro; così da arrivare alla riapertura della stagione con le previsioni che volgono al... bello stabile (e non solo sul piano meteorolog­ico).

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TI-PRESS La volontà di arrivare a un accordo c’è

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