Otr-Bat tassa residenze secondarie del posto letto
Il signor Cima ex direttore Otr mette a nudo le difficoltà dell’Otr Bat. Valuta nefasto il passaggio dagli Enti turistici locali a quest’ultima che si è appropriata dei contributi Vallerani, lasciando loro le briciole. Considera fuori misura il prezzo di Fr. 70/letto. Il direttore Clericetti replica che l’importo è stabilito per legge, ma sbaglia, perché l’estratto della LTur allegato al formulario d’inchiesta, parla invece di un importo che va da 15 a 100 Fr. Clericetti, per fare cassa e tappare il calo turistico (-7%) con un trucco semplice e geniale cambia il sistema di riferimento. Passa dal contributo forfettario di Fr. 140 per i due proprietari (Fr 1,40+1,40 x 50 giorni/anno di vacanze) al numero dei letti, caldi o freddi che siano e così triplica gli incassi. Ora si pone un problema di costituzionalità, perché un bene non può essere tassato due volte per la medesima funzione. Lo Stato tassa la casa di vacanza con il “presunto reddito” come se fosse affittato tutto l’anno a terzi e la LTur tassa una seconda volta per la presunta contemporanea occupazione da parte del proprietario. Inoltre i letti a castello destinati a ospiti di età inferiore a 14 anni sono esenti da tasse Art. 16a e non si dichiarano. Ma i contratti d’affitto non possono essere disdetti o modificati a piacimento. Nel passato si è stabilito con l’Otr un contratto per un forfait di Fr. 140 a favore della promozione turistica, riferito alle persone, ora vuole riferirsi ai posti letto. Bene, ma “i patti vanno rispettati”. Per stabilire il valore del posto letto a parità di prestazioni offerte, l’equazione è semplice, si divide il forfait del contratto per il numero dei posti letto. Su questi motivi e la discriminante dei letti freddi degli alberghi che non pagano alcunché, si baseranno i ricorsi.
Pietro Rusconi, Tremona
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