‘No alla sospensione dei rinvii verso l’Italia’
Ma la minoranza: con la Legge Salvini situazione peggiorata
Sospendere il rinvio dei profughi verso l’Italia? Il tema, piuttosto sensibile considerati i tempi, farà certamente discutere il plenum del Gran Consiglio. Nel frattempo ha spaccato la Commissione della legislazione, la cui maggioranza, ieri, ha respinto, ritenendola già evasa, la mozione depositata nel 2015 da Lisa Bosia Mirra. La deputata socialista chiede al Consiglio di Stato di intervenire presso le autorità federali affinché si faccia uso della clausola di sovranità come prevista dagli Accordi di Dublino e di non procedere ad alcun rinvio verso l’Italia e l’Ungheria, a meno che i due Paesi non offrano in ciascun caso concrete garanzie, verificabili, di una presa a carico dignitosa. Con sentenza del 31 maggio 2017, si ricorda nel rapporto di maggioranza stilato da Giorgio Galusero (Plr), il Tribunale amministrativo federale (Taf) “ha sollevato numerose questioni relative all’accoglienza e all’alloggio dei richiedenti l’asilo in Ungheria con violazioni gravi e persistenti delle norme europee”. La Segreteria di Stato della migrazione (Sem) “ha quindi reagito immediatamente sospendendo i rinvii verso l’Ungheria”. Questa, sottolinea Galusero, “è la dimostrazione che i nostri tribunali e la Segreteria di Stato sono molto attenti al problema dei rinvii verso Paesi dove l’accoglienza è problematica, che invece non è il caso per l’Italia”. Il Taf, annota il relatore di maggioranza richiamando anche una recentissima sentenza dei giudici amministrativi federali, “ha infatti stabilito come l’Italia abbia fornito sufficienti garanzie così da poter escludere qualsiasi violazione all’art. 3 della Cedu”. La Sem è comunque tenuta “a una continua vigilanza affinché, anche in futuro, l’Italia rispetti questi principi e in particolar modo assicuri una sistemazione conforme alle esigenze familiari”. A favore della mozione la minoranza commissionale, che ha firmato il rapporto di Carlo Lepori. Scrive fra l’altro il relatore socialista: “La situazione in Italia si è ulteriormente degradata con la cosiddetta ‘Legge Salvini’ ”. I richiedenti l’asilo “non trovano più sostegno e quelli che ritornano in Italia per un rinvio basato sull’Accordo di Dublino si trovano per strada abbandonati a sé stessi”. Partiti divisi anche al loro interno: Sabrina Gendotti (Ppd) e Natalia Ferrara (Plr) hanno sottoscritto il rapporto di minoranza.