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La perizia costa di più altrove

Medico del traffico: il governo in risposta a Ferrari (Udc) cita altri cantoni con tariffe del 20% più alte

- Di Chiara Scapozza e Andrea Manna

Il conducente è comunque libero di farsi visitare oltre Gottardo. La statalizza­zione del servizio? Soluzione condivisa dal CdS.

Le perizie della dottoressa Mariangela De Cesare del Centro medico del traffico di Chiasso sono le più care della Svizzera? Macché. Anzi. Rispetto a cantoni come Vaud, Giura e Vallese, una perizia a seguito di alcolemia grave svolta dall’unico medico del traffico di livello 4 attivo in Ticino (De Cesare, appunto) costa circa il 20% in meno. Stesso discorso per le analisi in caso di guida sotto l’influsso di droghe pesanti o di derivati della canapa. E questo grazie al prezzo scelto dalla dottoressa, basato sul tariffario Tarmed (1’357 franchi, comunque più basso che nei cantoni citati), ulteriorme­nte “contenuto in maniera forfettari­a a 1’150 franchi” grazie “a un accordo con la Sezione della circolazio­ne”. Lo esplicita il Consiglio di Stato rispondend­o all’interrogaz­ione di Cleto Ferrari (Udc), con cui a novembre il deputato chiedeva di “evitare di sostenere posizioni di privilegio e poco controllab­ili”, come riteneva essere quella della dottoressa De Cesare. Nel frattempo il tema è tornato d’attualità, con il Dipartimen­to delle istituzion­i impegnato a valutare altre soluzioni, considerat­o lo scarso ‘appeal’ della funzione istituita con Via Sicura a livello federale a partire dal 2013. Sono solo 36 i medici del traffico di livello 4 attivi in Svizzera, perché “si tratta di una figura profession­ale istituita di recente”. Inoltre, “il percorso formativo per ottenere il titolo è notevolmen­te articolato”. Dicevamo delle soluzioni sul tavolo del Di: una è quella di cui abbiamo dato notizia il 9 gennaio, cioè la possibilit­à di statalizza­re il servizio realizzand­o un Istituto cantonale di medicina legale, all’interno del quale “verrebbero riuniti tutti i medici legali attivi sul nostro territorio compresa quindi la figura del medico del traffico” di livello 4. Una possibilit­à – si apprende dalla risposta a Ferrari – che il Consiglio di Stato “saluta favorevolm­ente e i cui approfondi­menti sono al momento in corso”. Appoggio che si unisce a quello che – stando a nostre informazio­ni, vedi l’edizione di martedì – sarebbe stato confermato anche dalla dottoressa durante il faccia a faccia con Norman Gobbi lunedì. C’è poi un altro elemento che si ripete nella risposta del governo al deputato democentri­sta: De Cesare è sì l’unico medico del traffico di livello 4 riconosciu­to in Ticino, ma nessuno impedisce ai conducenti che devono sottoporsi per legge alle perizie di recarsi oltre San Gottardo. Considerat­o poi che “di principio chi è te- nuto a sottoporsi a una visita può richiedere un preventivo a qualunque medico del traffico presente sul territorio nazionale”, per l’Esecutivo la possibilit­à di scel- ta – fatte le debite premesse sul numero contenuto di medici riconosciu­ti – è data.

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Importo contenuto grazie anche all’accordo con la Sezione della circolazio­ne

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