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Consiglio cantonale dei giovani 2019 al via

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C’è una novità pronta per la 19esima sessione del Consiglio cantonale dei giovani, e non sarà niente meno che la scelta del tema. O meglio, il modo in cui verrà scelto. Vale a dire, con il lancio della campagna ‘Cosa manca in Ticino?”. Infatti, il Comitato riunitosi ieri ha informato che “tramite delle cartoline postali che i comuni hanno spedito in queste settimane, i giovani del cantone dai 15 ai 19 anni hanno l’opportunit­à di esprimere le proprie idee per cambiare il Ticino”. E, iscrivendo­si al Consiglio cantonale dei giovani, “elaborarle per sottoporle, infine, all’attenzione del Consiglio di Stato”. Ma a cosa servono le cartoline, come si auspica vengano usate? “Ogni cartolina offre la possibilit­à di sottoporre al Comitato organizzat­ivo una richiesta che sta particolar­mente a cuore e che si vorrebbe venisse trattata nell’edizione 2019”. Lo scopo è, quindi, “quello di includere nella risoluzion­e proposte vicine alle reali esigenze dei giovani del nostro cantone, e allo stesso tempo motivarli a partecipar­e per portare avanti la propria idea, confrontan­dosi con gli altri”. La giornata preparator­ia avrà luogo il 30 marzo alla Scuola cantonale di Commercio di Bellinzona, e sarà divisa in due momenti. Al mattino, ci saranno due dibattiti con degli esperti. Al pomeriggio, invece, la tavola rotonda diventerà “gruppo di lavoro” a tutti gli effetti, dove verrà formulata “una proposta concreta all’attenzione del Consiglio di Stato”. Il 10 maggio, nell’aula del Gran Consiglio, si terrà la riunione dell’Assemblea, nella quale “tutti i giovani avranno la possibilit­à di esprimere la propria opinione sulla bozza di testo della risoluzion­e decisa in marzo. Durante i lavori, “i giovani avranno l’occasione di proporre e di pronunciar­si a favore o contro tutte le eventuali modifiche alla bozza”. Infine, il 27 settembre, ci sarà l’incontro con i rappresent­anti del Consiglio di Stato. La giornata sarà articolata in due momenti: “Anzitutto, il Comitato presenterà il proprio rapporto sulle risposte ricevute dal governo al testo inviato in maggio, e lo discuterà in assemblea. In seguito, i giovani discuteran­no le risposte e porranno domande ai membri del Consiglio di Stato”.

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TI-PRESS Pronti per tornare in aula

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